La Puglia si prepara alla Fase 2 e all’estate. Il Comune di Bari ha effettuato una mappatura della costa cittadina per individuare i tratti del litorale che sono accessibili ai bagnanti oltre ai stabilimenti privati che stanno cercando di riorganizzarsi con le nuove prescrizioni.

La regola principale rimane la stessa: vietare gli assembramenti. Un compito sicuramente difficile per le spiagge libere. A Bari oltre alle spiagge di Pane e pomodoro, Torre Quetta e quelle di San Girolamo ci sono chilometri di costa libera, da Santo Spirito a Torre a Mare, passando per San Giorgio.

In attesa delle indicazioni nazionali o della Regione, al Comune è stata convocata una riunione alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle ripartizioni Lavori pubblici e Attività produttive. I tecnici dell’Urbanistica produrranno una cartina con l’elenco dei tratti di spiaggia libera che sono accessibili e balneabili e quindi che normalmente sono frequentati dai cittadini.

“Ovviamente in questo momento non possiamo prendere alcuna decisione sulla modalità di gestione di questi spazi perché attendiamo le decisioni che saranno assunte a livello nazionale e regionale” – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso -. Con la mappatura della costa ci portiamo avanti, però, perché questo ci permetterà di conoscere l’estensione dei tratti di spiaggia libera”.

“Dobbiamo capire in che modo far rispettare il divieto di assembramento” . dice l’assessora alle Attività produttive Carla Palone -. Le ipotesi sono diverse: dall’idea di transennare le aree, idea percorribile in spazi meno estesi come Pane e pomodoro, ma impossibile sui tratti di costa più ampi come Palese e Santo Spirito, a quella di affidare il controllo degli accessi alla polizia municipale (che però ha già espresso perplessità per un ulteriore carico di lavoro) fino all’impiego delle associazioni di volontari. Aspettiamo di capire cosa dirà il governo, ma certo dobbiamo garantire a tutti il diritto di andare al mare.