La fotografia dell’uomo in sella alla propria bicicletta con il figlio sul sediolino anteriore a spasso per Noicattaro ha fatto presto il giro del web, soprattutto perché in tanti lo hanno apostrofato senza mezzi termini come “il trimone della Pasquetta”.

È lo stesso Paolo a contattarci per spiegare il senso della sua passeggiata e perché proprio non poteva farne a meno, oggi come in altre occasioni.

“Purtroppo la vita è dura, ma non fa niente siamo felici lo stesso –  spiega l’uomo -. Mio figlio ha 8 anni ed è autistico. La nostra passeggiata non era un semplice svago ma una necessità. In questo momento così difficile, lui non sa cosa sta succedendo in tutto il mondo. Quando al mattino mi sveglio la prima cosa che mio figlio mi chiede con i suoi occhi è andare in bici. Lui non parla si fa capire in questo modo. La bici è un modo per rilassarsi un po’ e io non posso negarglielo un breve giro in bici, lontano da chiunque in modo da non essere un pericolo per nessuno. Siamo abbandonati da tutti, non lo dico perché voglia giustificarmi, ma è la realtà. Come la nostra, chissà quante altre famiglie sono in queste condizioni, senza contare che in questo periodo senza lavoro, i centri dove mio figlio fa le terapie sono chiusi. La sua amata bici è l’unico sfogo. Un uomo si è permesso di farmi una foto, dandola in pasto ai social senza un minimo di spiegazione e per di più ha aggiunto anche una frase offensiva: chi è questo trimone che porta in giro il figlio? A lui e a chiunque altro si è lasciato andare in offese a prescindere, vorrei dire che io e mio figlio abbiamo una giustificazione”.

Paolo e suo figlio sono stati fermati dalle Forze dell’Ordine che presidiano il territorio. “Ci hanno lasciato andare augurandoci il meglio – spiega Paolo – a chiunque si è lasciato andare in commenti fuori luogo auguro una Buona Pasqua e di riuscire a trovare un sorriso, una ragione di vita, anche nei momento più drammatici”.