“Giustizia è fatta. Assolto per non aver commesso il fatto”. Commenta così l’ex consigliere comunale di Bari del Movimento 5 Stelle, Francesco Colella, imputato per il reato di diffamazione aggravata perché ritenuto l’autore dell’insulto sessista indirizzato alla ex consigliera Irma Melini.

“Se da un lato c’è stata chiarezza sulla mia estraneità – continua Colella – resta una grave opacità su quanto avvenuto in quel consiglio comunale. Opacità che va cancellata con la ricerca del vile autore dell’offesa sessista. Pertanto nelle prossime ore, da cittadino, presenterò un esposto affinché si faccia piena luce sulla vicenda che non può chiudersi senza un colpevole”.

L’assoluzione è stata stabilita dal giudice monocratico del Tribunale di Bari Antonietta Guerra. La consulenza disposta dal pm durante le indagini aveva stabilito che la scritta sulla scheda fosse riconducibile a Colella, invece una consulenza della difesa ha rilevato il contrario, attribuendo ad un altro consigliere la paternità della frase.

Molti i messaggi di congratulazioni inviati a Colella da parte di entrambe le fazioni politiche cittadine. “Ringrazio tutta la squadra, le dottoresse Rosa Martino e Silvia Cento che, con grande perizia e maestria, hanno affrontato lo studio grafologico che il caso chiedeva e alla professionalità degli avvocati Gianfranco Schirone e Stefania Scannicchio che mi hanno assistito, in modo esemplare, fin dal primo giorno. Ringrazio la mia compagna di vita ed alla mia famiglia che ho sempre avuto vicino e che hanno subito con me tante giornate da dimenticare, ad un vero amico Sabino Marco Mangano ed a tutti quelli che ieri, come oggi, mi testimoniano affetto”.

Sull’assoluzione è arrivato anche il commento di Irma Melini. “Una notizia buona ed una cattiva: un innocente è stato assolto, ma il colpevole di un atto infame resta ancora impunito”.