“Al fine di tutelare i nostri clienti, i nostri dipendenti e con la speranza di contribuire a debellare la diffusione del Virus Covid 19, noi del 12.03 City Club tenendo tanto alla salute di noi tutti, mettendoci il cuore e la passione nel nostro lavoro, intendiamo buttare il cuore oltre l’ostacolo, preservando tutti da qualsiasi rischio di contagio, RESTEREMO QUINDI CHIUSI, PER TORNARE appena possibile a stringerci la mano, ad abbracciarci come si usa da noi e nelle belle Famiglie della nostra città di Puglia e della meravigliosa Puglia”. Il post si intitola 1 metro non ci basta, e annuncia la prima serranda che si abbassa per effetto del coronavirus.

Il timore, purtroppo, è che non sarà l’unica, il rischio è che per molti si tratterà di una chiusura definitiva. Lo stop a tutti gli eventi che possano richiamare un considerevole afflusso di gente ha messo in ginocchio pub e locali da ballo: “Non sappiamo come fare, abbiamo tutti lo stesso problema – ci ha detto Pasquale Dioguardi, presidente di CNA Associazione locali da ballo e locali notturni – dobbiamo garantire il rispetto delle norme anti contagio facendo i conti con la capienza. Le aziende si piegheranno in due, stiamo tutti quanti licenziando il personale. Il fatturato è crollato del 75%”.

“Abbiamo bisogno di aiuto, abbiamo chiesto l’abbattimento della Tari, della tassa di occupazione del suolo pubblico, servono interventi di sostegno, strutturali, non solo un aiuto economico. Tutto il sistema della somministrazione e del pubblico spettacolo è in ginocchio, il 90% di noi rischia il fallimento”.

L’incontro tra i gestori, il Sindaco, l’assessore allo Sviluppo economico e il Prefetto, ha partorito l’impegno della categoria a rimanere aperti garantendo il regolare proseguimento dell’attività, con particolare attenzione a che sia rispetto delle norme per evitare la diffusione del coronavirus, nonché l’adeguata formazione del personale e limitare l’accesso alle strutture in modo che tra le persone possa esserci la distanza di sicurezza tra le persone. In un locale di 200 metriquadri, per intenderci, possono entrare massimo 100 persone.