“Si chiede di valutare l’opportunità di eseguire per il personale interessato e disponibile il tampone”. Firmato, Saverio Andreula e Lugi Vulpis, segreteria provinciale Fials Bari e Bat. Destinatari della lettera sono i vertici del Policlinico-Giovanni XXIII, nella persona del direttore generale, del direttore sanitario e del responsabile coordinamento e organizzazione delle attività connesse al covid-19.

“Come è noto – scrivono Andreaula e Vulpis – l’unico esame che può essere eseguito per stabilire la positività o meno al Covid-19 è il tampone. Molte sono le iniziative adottate da numerose aziende sanitarie di eseguire il tampone a tutto il personale infermieristico e di supporto, esposto direttamente o indirettamente al contagio, pur nella consapevolezza che tale decisione non è supportata da evidenze scientifiche, ma da situazioni di contrasto alla condizione psicologica e di stress che vive oggi tutto il personale”.

“È altresì noto – sottolineano – che il covid-19 può indurre uno stato di positività in soggetti asintomatici che tuttavia hanno la potenzialità di diffondere il contagio. Recenti studi hanno documentato che la percentuale di soggetti asintomatici per il covid-19 è molto alta“. Da qui la richiesta ai vertici “considerando che la nostra Azienda Ospedaliera Universitaria, Centro di riferimento regionale per l’emergenza covid-19, ha effettuato una profonda revisione del proprio assetto organizzativo, coinvolgendo tutto il corpo professionale nella cura e nella lotta al contagio”.