L’emergenza del coronavirus ha avuto un riscontro inevitabile e pesante sull’economia italiana. C’è chi ne ha approfittato alzando il costo di mascherine e guanti, come i tanti casi che vi abbiamo denunciato negli ultimi giorni. Da contraltare abbiamo potuto raccontare per fortuna anche i diversi gesti di solidarietà che lasciano speranza in vista del presente e del futuro.

La speculazione è però arrivata anche nei supermercati e nei punti vendita, diverse sono le segnalazioni dei cittadini di Bari che si lamentano delle consegne a domicilio arrivate a costi esorbitanti.

I fruttivendoli chiedono a consegna una media di 7 euro per la loro merce, i macellai si assestano dai 5 agli 8 mentre i supermercati oscillano dai 3 ai 10. Una bombola piccola di gas può venire a costare oggi 30 euro, a differenza di qualche settimana fa quando ne valeva esattamente la metà. Due fardelli di acqua consegnati a casa addirittura 8 euro.

“Per la stessa spesa di frutta che faccio sempre da 21/22 euro, il commerciante mi ha chiesto 40 euro – scrive una donna su Facebook -. Sono rimasta sotto shock anche perché non lavorando, i soldi qui scarseggiano per tutti”.

Anche in questo caso va specificato che i titolari di alcuni punti vendita e altri commercianti prevedono la consegna gratuita delle loro merci, come segno di solidarietà nei confronti dei propri concittadini.