“Chiediamo aiuto allo Stato italiano, al ministro Luigi Di Maio. Qualcuno ci venga a soccorrere riportandoci a casa prima che scoppi la rivolta per le conseguenze drammatiche  del coronavirus”.

Gianni Spizzico, titolare del locale La Parilla de Juan, sua madre e suo padre di 67 e 69 anni, così come il ristoratore Luigi Anaclerio, la moglie dominicana di un altro barese si trovano nella provincia di Las Terrena, bloccati nella zona nord-est della Repubblica di Santo Domingo. Un altro barese, Domenico Martiradonna, si trova a Sosua. Sono centinaia gli italiani che vorrebbero rientrare immediatamente in patria.

I voli di ritorno della compagnia Air Europa sono stati cancellati a causa del coronavirus. “Avevo il rientro il 12 marzo, poi mi è stato comunicato il rinvio al 30, ma adesso nessuno sa dirmi se e quando potrò tornare a casa – racconta Anaclerio, titolare del ristorante Da Paolo -. Siamo in casa e anche noi osserviamo il periodo di quarantena perché il coronavirus è arrivato anche qua in maniera dirompente. La situazione peggiore è quella della povera gente che ha già perso il lavoro nei resort. Stanno iniziando a inscenare rivolte e saccheggi per procurarsi beni di prima necessità. Tra un po’ diventerà pericoloso anche stare in casa. Vogliamo tornare in Italia, quando siamo partiti non c’era ancora l’emergenza”.

L’ambasciata è intervenuta, ma per il momento lo ha fatto lavandosene in parte le mani. Domani (domenica 22 marzo), sempre che arrivino le autorizzazioni, alcune centinaia di italiani potrebbero salire su un volo Blu Panorama pagato 1.000 euro ciascuno, oltre quelli ormai persi e già spesi per il rientro.

“Non troviamo giusto il pagamento di questi soldi – continuano i baresi a Santo Domingo -, ma pur di tornare saremmo disposti a pagarli. Il problema è che per noi non ci sono posti. Non capiamo con quale criterio sia stato riempito il volo”. “Mi sono rivolto all’agenzia di viaggi – continua Anaclerio – ma pare proprio che l’Ambasciata e la Farnesina non stiano intervenendo in maniera determinata per metterci in salvo. Chiediamo di farlo prima che sia troppo tardi e le nostre vite vengano messe in pericolo. Per ora il Presidente Medina ha imposto il coprifuoco dalle 20 alle 6, ma le misure potrebbero inasprirsi presto generando una situazione drammatica”.

LA MAIL PEC DELL’AMBASCIATA – L’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo comunica ai connazionali di stare organizzando un volo commerciale speciale non di linea di rientro, a pagamento, da Santo Domingo (Las Americas) a Roma (Fiumicino). Il suddetto volo è soggetto alle autorizzazioni delle Autorità locali, viste le recenti limitazioni adottate dalla Repubblica Dominicana per proteggere il paese dalla diffusione del COVID-19 ed al raggiungimento di un numero minimo di passeggeri paganti per consentire alla compagnia di operare il volo. Siamo in attesa dei permessi da parte delle Autorità locali.

Qualora il volo non potesse essere confermato per una delle suddette ragioni, le agenzie citate e la compagnia aerea di bandiera italiana “Blue Panorama Airlines” rimborserà immediatamente l’importo versato. Per ulteriori informazioni e per la modalità di prenotazione, l’Ambasciata suggerisce di mettersi in contatto con le seguenti agenzie:

– Blue Panorama (tel: +1 809 55 20 523 – mail: [email protected] – WhatsApp: +1 829 2597544)
– Colonial Tour (tel: +1 809 6885285 estensione 113 e 114 – mail: [email protected])

Al momento della prenotazione dovrà essere obbligatoriamente fornito anche il numero di passaporto italiano. L’Ambasciata comunica che le prenotazioni, il tariffario (costo 1.000€, tasse incluse) e le modalità di pagamento sono gestite direttamente dai suddetti operatori. La tariffa indicata include le tasse aeroportuali applicabili all’itinerario oltre alla franchigia bagaglio (10kg in cabina + 23 kg in stiva). Per eventuali kg o bagagli aggiuntivi le agenzie sono state autorizzate per tariffe speciali e daranno maggiori informazioni ai passeggeri.