Intervento di sanificazione nel campus universitario e nelle strutture del Politecnico di Bari. L’attività riguarda tutte le aule di lezione, l’aula magna, le biblioteche e lo student center ed è stata richiesta dal rettore, Francesco Cupertino in esecuzione del decreto del 4 marzo scorso, come misura precauzionale per prevenire e limitare il contagio da coronavirus.

Operatori attrezzati con tute e mascherine, stanno igienizzando gli ambienti con prodotti. La sanificazione si concluderà domani, pertanto i docenti che utilizzano le aule del Campus per le lezioni a distanza potranno proseguire, da dopodomani, le proprie attività didattiche in sicurezza.

“Stiamo prestando la massima attenzione a tutti gli aspetti di nostra competenza – commenta il rettore Cupertino – in modo da tutelare la salute dei nostri studenti e dei nostri dipendenti fino a quando, ci auguriamo presto, questa emergenza non sarà passata e potremo tornare alla normalità. Nel frattempo vogliamo tranquillizzare la comunità accademica e il territorio del fatto che porteremo avanti tutte le attività che rientrano nella nostra missione culturale e scientifica, con tutti i mezzi possibili”.

Tutte le lezioni, così come gli esami, le sedute di laurea, i laboratori, le trasferte e il ricevimento degli studenti sono sospesi. Il rettore, aiutato da uno staff di fiducia, sta seguendo costantemente la situazione, a stretto contatto con le istituzioni coinvolte nella gestione dell’emergenza sanitaria.

In queste ore, intanto, gli uffici amministrativi del Politecnico sono al lavoro per gestire le pratiche di smart working, che lo stesso rettore ha autorizzato nell’ambito delle misure contro il coronavirus. Ciò consente, previo accordo tra i lavoratori e l’amministrazione, di prestare servizio all’esterno della sede di lavoro, senza una postazione fissa, per tutte le attività che non richiedono una costante permanenza nella sede di lavoro, monitorabili e che possono essere espletate con i mezzi informatici. Lo Smart Working è rivolto a tutto il personale ma, in via preferenziale, a chi si trovi in una delle seguenti situazioni indicate nella direttiva n.1/2020 del ministro della Pubblica amministrazione:

  • Lavoratori con patologie che li rendono maggiormente esposti al contagio, documentata con certificazione di medici di struttura pubblica;
  • Lavoratori che si usano servizi pubblici di trasporto per raggiungere la sede di lavoro;
  • Lavoratori che sono costretti a farsi carico della cura dei figli, a causa dell’eventuale sospensione dei servizi di asilo nido e di scuola dell’infanzia;
  • Lavoratori che fruiscono dei permessi previsti dalla legge 104 del 1992, nonché lavoratori sui quali grava la cura di parenti e affini affetti da patologie che potrebbero aggravarsi in caso di esposizione ad agenti patogeni come il COVID-19