Negli ospedali e a bordo delle ambulanze del 118 non ci sono abbastanza mascherine e più in generale dispositivi di protezione personale. Lo abbiamo denunciato in più occasioni nonostante le rassicurazioni che vengono fornite nelle comunicazioni ufficiali. Fp Cgil, Cisl, Fp Uil, Fials ed Fsi hanno scritto una lettera particolarmente dettagliata al presidente della Regione Puglia. Una lettera che mette a nudo alcune falle nel sistema di gestione dell’emergenza coronavirus.

LA LETTERAOrmai ci viene ripetutamente segnalato da tutte le strutture sanitarie della ASL BA l’evidente carenza di D.P.I., a partire dalle mascherine protettive e più precisamente dalle semplici mascherine chirurgiche sino ad arrivare alle FFP3 RD. La circostanza riveste evidentemente particolare gravità soprattutto se rapportata alla giornaliera comunicazione dell’aumento dei casi di positività al contagio da CoVID19 e stride con le informazioni trasmesse a mezzo degli organi di informazione di fantomatici approvvigionamenti di mascherine pari a centinaia di migliaia da parte della Regione Puglia.

Senza contare le continue segnalazioni degli operatori sanitari in ordine a strampalate iniziative di taluni Dirigenti della ASL BA che deciderebbero secondo criteri personali a quali operatori ed in quali condizioni fornire tale fondamentale D.P.I. Non Le sfugge che evidentemente la circostanza riguarda anche le centinaia di lavoratori della SANITASERVICE ASL BA srl che lavorano al fianco dei lavoratori della ASL BA ed in particolare vengono chiamati ad effettuare tutte le procedure di sanificazione previste nei casi sospetti e acclarati per CoVID19.

Agli stessi l’amministratore unico ha deciso di fornire, anche qui in maniera estremamente limitata, addirittura semplici mascherine antipolvere che non sono catalogate D.P.I. Così come non si comprende per quale assurda motivazione, gli equipaggi delle ambulanze del SET 118, compreso l’autista, debbano essere dotati di idonei D.P.I. mentre agli autisti delle ambulanze degli ospedali della ASL BA, anch’essi coinvolti in trasporti anche di pazienti con sospetto contagio CoVID19 i D.P.I. non vengano forniti.

Alla carenza di DPI si è aggiunta, in questi ultimi giorni, la nuova organizzazione dei reparti ospedalieri che con i dettami dei vari Decreti Ministeriali ha visto ridursi l’attività in modo tale da poter dare spazio ad un più efficace contrasto all’eventuale innalzamento del picco dei contagi previsto nei prossimi giorni. Di questa organizzazione (accorpamento di
reparti, allestimento di nuovi reparti per infettivi e quant’altro) le scriventi OO.SS. e la RSU non sono state nemmeno informate, anche al solo fine di veicolare informazioni chiare ai lavoratori coinvolti che si vedono arrivare disposizioni di servizio senza avere la visione di tutto quanto sta accadendo all’interno della ASL BA.

Questa situazione comporta una ulteriore aggrazio di stress psicologico che, associato a quello mediatico, crea una confusione con un conseguente appesantimento delle disposizioni organizzative dell’Azienda. A tal proposito chiediamo informazioni rispetto alle procedure messe in campo per la gestione dei casi sospetti all’interno della nostra Azienda in base all’applicazione dei Decreti Ministeriali e disposizioni Regionali emanate in questi ultimi giorni. 

Per quanto sopra esposto, siamo a richiedere con la massima urgenza di dotare tutto il personale della ASL BA di idonei D.P.I. al fine di tutelare la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro ai sensi del D.Lgs. n.81/2008 e dei Decreti Legge emanati dal Governo Nazionale e dalle disposizioni della Regione Puglia. Parimenti siamo a richiedere di dare indicazioni specifiche in tal senso all’Amministratore Unico della SANITASERVICE ASL BA srl, società a totale controllo pubblico della ASL BA. Inoltre, siamo a chiedere alla Direzione Strategica di attivare tutti i canali di comunicazione a distanza (videoconferenze, Skype, whatsapp o altro) con le scriventi OO.SS. e RSU al fine di condividere percorsi e agevolare la diffusione degli stessi per far giungere a tutti i lavoratori le corrette informazione. In attesa di immediato cenno di riscontro, inviamo distinti saluti.