L’emergenza sanitaria in atto sta creando enormi problemi sul piano economico. Negozi, botteghe, bar, cantieri e aziende sono stati costretti a chiudere a causa di un probabile contagio da Coronavirus. Per questo motivo il Governo ha varato le prime misure di supporto a tutte le famiglie e imprese italiane.

In merito alle misure pubblicate, Bari Eco City ha nuovamente scritto al primo cittadino barese affinché vengano stanziati dai 30 ai 40 milioni di euro in aiuto alle famiglie e alle imprese del capoluogo.

“Al momento – scrive il presidente Giuseppe Carrieri – crediamo che in Puglia e a Bari l’emergenza più che sanitaria sarà economica. A fronte di un’attuale 0,004% di contagiati, abbiamo da oltre 12 giorni, il 90% di esercizi commerciali chiusi. E il 90% dei lavoratori inattivi. Moltissime sono peraltro le famiglie senza introiti continuativi, poiché autonomi e non dipendenti pubblici o privati”.

“Questa situazione – continua – è peraltro destinata a protrarsi ancora per un tempo indeterminato e, pertanto, accanto alle misure adottate dal Governo, crediamo sia indispensabile che il Comune sostenga concretamente i Cittadini, passando dalle parole ai fatti”.

“Abbiamo chiesto – aggiunge Carrieri – la sospensione immediata in tutta la Città della sosta a pagamento e introduzione del disco orario gratuito; la riduzione del 10% della TARI 2020 per tutte le utenze; la sospensione per il 2020 dell’addizionale IRPEF; la riduzione del 6% delle tariffe AMGAS per tutte le utenze. Indicando peraltro le modalità di finanziamento di tali misure, ivi inclusa la possibilità di destinare per l’emergenza Coronavirus le entrate per oneri urbanistici”.

“Auspichiamo ora che il Sindaco voglia accogliere le nostre proposte o introdurne di analoghe e restiamo in attesa di verificare quali iniziative e atti concreti di vicinanza ai Cittadini il Comune intenderà finalmente porre in essere. In un periodo eccezionale come questo – conclude il presidente di Bari Eco City -, è inammissibile che i sacrifici restino solo a carico di famiglie e imprese e che, invece, le casse del Comune non siano minimamente intaccate dalla terribile crisi economico/finanziaria che purtroppo soffriranno i cittadini baresi”.