Il coronavirus impone restrizioni alla vita personale, al commercio, ma non può arrestare attività vitali come la distribuzione di farmaci, dispositivi medici e materiali sanitari diretti dalle farmacie territoriali alle strutture sanitarie della Asl di Bari. Ma dove non arriva il coronavirus può arrivare, addirittura per caso, la Guardia di Finanza.

I FATTI – Nei giorni scorsi, i finanzieri hanno fermato e sequestrato uno dei mezzi che trasportava i farmaci ritirati dal magazzino della Farmacia della Asl di Bari. Stando a quando si è potuto apprendere, gli uomini delle Fiamme Gialle avrebbero accertato che il mezzo non corrispondesse ai requisiti previsti dal decreto ministeriale 6 luglio 1999 oltre che a quelli del Capitolato Tecnico del bando di gara della Asl di Bari per il predetto trasporto.

LA POLEMICA – Un semplice controllo stradale, uno di quelli in cui ognuno di noi incappa periodicamente, avrebbe svelato il particolare cardine della contestazione mossa contro l’affidamento dell’appalto per il trasporto dei farmaci e degli altri materiali sanitari a un’azienda di Caserta, a quanto pare già deferita all’Anac. L’aggiudicazione dell’appalto risale al 15 ottobre 2019 (numero 12756), ma l’azienda barese arrivata seconda ha presentato ricorso al Tar, che ha fissato l’udienza il prossimo 26 maggio.

Nelle more, dal 2 marzo scorso la Asl ha preso la decisione di affidare in via temporanea il trasporto dei farmaci all’azienda di Caserta, che ha assunto il personale dei precedenti appaltatori, classificatisi secondi e insoddisfatti della gestione delle procedure di gara. I tre mezzi impiegati per il trasporto dei farmaci e degli altri materiali sanitari, dunque, non erano di proprietà, ma noleggiati dall’azienda AVIS ed evidentemente persino non a norma. Il controllo e il sequestro della Guardia di Fiananza sollevano dubbi sull’affidamento dell’appalto, che prima ancora del TAR, meriterebbe un approfondimento da parte della Asl di Bari.

LA REPLICA DI SCALA ENTERPRISE
Nel corso della contestazione operata dalla Guardia di Finanza non è stato accertato che l’automezzo utilizzato non era conforme ai requisiti previsti dal citato decreto ministeriale o al bando di gara. Un simile accertamento, se operato dalle Fiamme Gialle in questa sede sarebbe stato illegittimo in quanto operato da organi incompetenti, ma soprattutto viziato da palese eccesso di potere non avendo i militari alcun potere di verificare l’eventuale violazione di un bando di gara.

L’accertamento della Guardia di Finanza ha avuto ad oggetto solo ed esclusivamente una presunta ed insussistente violazione del codice della strada (art. 82 commi 8 e 10), per altro prontamente contestato nelle opportune sedi.

L’automezzo in questione è stato sottoposto alla preventiva valutazione positiva da parte della Commissione di Gara dell’ASL BA, ma soprattutto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Direzione Territoriale del Nord-Ovest che ha rilasciato la certificazione ATP Accord Transport Perissable regolante il trasporto merci deteriorabili in furgoni frigo.