Uno spreco di denaro e maggiori rischi per i pazienti. La segretaria regionale di CSE Sanità, per voce di Vito D’Alano, non usa troppi giri di parole e punta dritto al nocciolo della questione: il previsto spostamento dell’angiografo, al Policlinico di Bari, comporta più contro che pro.

Presi carta e penna, ha così inviato una lettera, tra gli altri, al direttore generale dell’ospedale, Giovanni Migliore, al responsabile del Rischio Clinico, e al presidente della Regione Puglia, nonché assessore alla Sanità, Michele Emiliano.

“Al costo in termini economici non indifferente della realizzazione dello spostamento – si legge – va aggiunto quello del tutto rilevante del rischio clinico”.

“Quest’ultimo – sottolinea la segreteria – crescerebbe in maniera esponenziale ogni qual volta si dovesse rendere necessario trasferire un paziente instabile, con indicazione al trattamento angiografico, da un reparto all’altro, specie se dislocato in altro plesso”.

L’invito è quindi quello di riflettere sullo spostamento che “esporrà gli operatori sanitari e i pazienti a un inutile aumento del rischio clinico, con inevitabile generazione di eventi avversi”.