Novità per il turismo pugliese, che tante soddisfazioni sta portando agli operatori e all’economia locale negli ultimi anni, sebbene non senza grattacapi. Per mettere un po’ di ordine in un settore troppe volte visto come una “giungla”, le strutture ricettive non alberghiere regolari che operano in Puglia dovranno essere ben identificate in ogni momento attraverso il CIS, Codice Identificavo di Struttura appunto, non solo una volta sul posto, ma anche in ambito promozionale. Lo ha deciso la Giunta regionale con il provvedimento n.22 de 13 gennaio scorso che disciplina le modalità attuative e di gestione del Registro Regionale delle strutture ricettive non alberghiere..

In pratica la pubblicità, la promozione e la commercializzazione dell’offerta delle strutture non alberghiere, sia essa mediante scritti o stampati o supporti digitali, main generale con qualsiasi altro mezzo utilizzato, dovranno riportare il CIS, chi non lo farà o lo riporterà in maniera ingannevole o errata, rischia una multa da euro 250 a euro 1500 per ogni attività pubblicizzata, promossa o commercializzata.

Alla decisione della Giunta è arrivato il plauso di Massimo Salomone, coordinatore del Gruppo Tecnico Turismo di Confindustria Puglia, elogia il provvedimento n. 22 del 13.01.2020 della Giunta regionale: “Da molto tempo i nostri associati, operatori dell’hotellerie, richiedevano un intervento specifico a livello regionale, il codice identificativo e quindi l’iscrizione ad una banca dati. In quest’ottica, l’adozione di un codice identificativo diventa uno strumento di particolare importanza poiché consentirà di monitorare l’attività delle piattaforme digitali e degli OTA nell’esclusiva tutela del consumatore, interessato ad un soggiorno presso un alloggio che non sia direttamente riconducibile all’offerta alberghiera”.

“L’attenzione della Regione Puglia verso il turismo – ha aggiunto – evidenzia quanto si stia lavorando, in collaborazione con il partenariato, per consentire ai tanti attori dell’ospitalità presenti di operare in un’ottica di assoluta e sana concorrenza, al fine di evitare distorsioni del mercato, nel rispetto di quanto già applicato alle imprese alberghiere sul fronte dei numerosi controlli e dei conseguenti obblighi fiscali. Un doveroso ringraziamento all’assessorato al turismo ed alla struttura tecnica per le tante iniziative messe in campo – ha concluso Salomone – nell’esclusivo interesse della crescita del pil del territorio”.