Ieri l’ambiente sanitario barese ha tremato tutto il giorno per la circolare del direttore medico Facente Funzione del Di Venere e del Fallacara, Alessandro Sansonetti, che ha svelato come alcuni dipendenti dei due ospedali si siano presentati in servizio in stato di alterazione alcolica.

Lo scossone è durato tutto il giorno, con una valanga di polemiche che si sono inseguite sui social, a mezzo stampa e via dicendo, mentre moltissimi tra medici e infermieri, non solo dei due presidi in questione, si sono sentiti ingiustamente attaccati. Diciamo che il nome di Sansonetti è stato gettonatissimo ieri, e nella maggior parte dei casi non si è trattato di elogi.

A fine giornata, dal Dipartimento Regionale per le Politiche della Salute e dalla Asl di Bari è arrivata una nota, firmata dai rispettivi direttori, Vito Montanaro e Antonio Sanguedolce; al netto di quella che appare più una difesa d’ufficio nei confronti di Sansonetti, la comunicazione mira molto probabilmente a tranquillizzare i cittadini. Ferma restando la condanna totale dei comportamenti denunciati dal direttore del Di Venere, in questo periodo la sanità pugliese ha bisogno di ben altro che di uscite estemporanee simili

LA NOTA DI MONTANARO E SANGUEDOLCE
“Il Direttore Medico del P.O. Di Venere con la sua circolare ha inteso ribadire ai dipendenti ciò che la normativa già prevede, rimarcando i corretti comportamenti di condotta che in tutta l’Azienda vengono fatti rispettare – spiega il Direttore del Dipartimento Politiche della Salute Vito Montanaro – Il monitoraggio sul rispetto delle leggi negli Enti Pubblici del Servizio Sanitario Regionale è continuo e costante, come dimostrano i procedimenti disciplinari che di volta in volta vengono adottati dopo i dovuti accertamenti”.

“Sulla scorta dei fatti evidenziati nella circolare è stata subito avviata una verifica interna – afferma il Direttore Generale della ASL Bari Antonio Sanguedolce – e all’esito della stessa saranno attivati gli eventuali procedimenti disciplinari verso i dipendenti che hanno violato le norme. L’Azienda ottempera a tutti i protocolli di legge previsti, il cui monitoraggio è demandato al Servizio di Sorveglianza Sanitaria e Radioprotezione Medica – Medicina Del Lavoro. L’Ospedale di Venere è una struttura di assoluta affidabilità e sicurezza grazie al lavoro di circa 1100 operatori sanitari che quotidianamente si impegnano per garantire i livelli essenziali di assistenza. L’eventuale condotta scorretta di singoli, tempestivamente individuata, non deve compromettere l’immagine di tutti gli altri lavoratori che con professionalità svolgono ogni giorno il loro compito di assistenza e cura”.