La notizia dei due dipendenti al lavoro in stato di alterazione alcolica al “Di Venere” e al “Fallacara”, emersa con la diffusione di nota del facente funzione, Sansonetti, ha scatenato un putiferio. Sulla vicenda è intervenuto l’Ordine delle Professioni Infermieristiche, per mano del presidente provinciale di Bari, Saverio Andreula.

“Va stigmatizzata l’iniziativa del dottor Alessandro Sansonetti – scrive Andreula in una nota – che ha scatenato una bufera e gettato discredito sul lavoro di decine di professionisti della sanità impegnati quotidianamente, tra mille difficoltà, a garantire adeguati livelli di
assistenza ai cittadini seppure tra mille difficoltà. Il dottor Sansonetti nella sua comunicazione, fatta pervenire ai direttori delle unità operative e a tutto il personale dirigente e comparto degli ospedali “Di Venere” e “Fallacara”, parla di notizie giunte alla Direzione, senza citare le fonti”.

“Il dottor Sansonetti ha puntato il dito in maniera generica contro il personale sanitario – prosegue la nota – gettandolo in pasto ai giornali che alla vicenda hanno dato ampia eco con una sintesi (Al Di Venere e Fallacara, medici e infermieri ubriachi) che discredita chi lavora nella sanità pubblica. Sarebbe stato più opportuno, così come è nelle prerogative del
dottor Sansonetti, svolgere una funzione di controllo e, accertate le eventuali
responsabilità, sanzionatoria contro chi avesse trasgredito la legge”.

“Una leggerezza, quella del dottor Sansonetti, che mette all’indice dell’opinione pubblica
chi, invece, lavora al servizio della comunità, rischiando spesso anche la propria incolumità fisica, come accade nei pronto soccorso dei nostri ospedali”. L’auspicio – conclude Andreula – è che Il DG della ASL Antonio Sanguedolce chiarisca i contorni della vicenda nel più breve tempo possibile”.

Anche la reazione dei sindacati non si è fatta attendere. “Invece di sparare nel mucchio – scrivono le segreterie provinciali di FP Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Fials – il dottoor Sansonetti avrebbe dovuto segnalare, nel rispetto della normativa, nomi cognomi fatti e circostanze agli organi preposti, al posto di macchiarsi di tale grave omissione in atti di ufficio”.

“Così facendo – sottolineano – oltre che offendere gratuitamente tutti gli operatori sanitari che con abnegazione e grande senso del dovere, pur in presenza di gravi carenze di organico, si dedicano quotidianamente alle attività di cura dei tanti pazienti di queste importanti strutture ospedaliere della città è stato arrecato un grave danno di immagine agli Ospedali Di Venere e Fallacara e a tutta la ASL BA. Procurando un ingiustificato allarme nell’utenza, che a fronte della autorevole fonte della notizia, potrebbe immaginare che recandosi nei citati ospedali si rischi la vita venendo assistiti da medici ubriachi”.

“La verità è un’altra – aggiungono – e lo dimostrano anche le parole del Presidente Emiliano, che a più riprese inaugurando reparti di eccellenza del Di Venere, ha lodato la professionalità degli operatori sanitari, motivo per cui aspettiamo anche il suo autorevole intervento sulla vicenda, ridando insieme al Direttore Generale della ASL BA l’onore dovuto al personale sanitario ingiustamente macchiato da questa gratuita infamia”.

“Si facciano tutte le verifiche del caso, venga immediatamente individuato il personale sanitario che si presenta sul posto di lavoro in evidente stato di ebbrezza che il dottor Sansonetti cita nella sua circolare – concludono – così come venga valutato il procurato allarme provocato ed il danno di immagine arrecato al personale ed alla ASL BARI dallo stesso”.