Il regista barese Alessandro Piva trionfa alla 14esima edizione del Festival del Cinema di Roma con il suo documentario “Santa subito”, ispirato alla storia di Santa Scorese, la 23enne di Palo del Colle che fu uccisa dal suo stalker il 15 marzo del 1991.

La donna incontrò il suo assassino negli ambienti parrocchiali. L’uomo prima di uccidere Santa la ossessionò per 3 anni, perseguitandola con appostamenti, pedinamenti e lettere deliranti. A nulla valsero le denunce al suo stalker che la uccise con ripetute coltellate agli inizi degli anni ’90.

“Sono talmente tanti al giorno d’oggi i casi di femmincidio che è difficile ricordare il nome di tutte le vittime. Con questo documentario – sottolinea la sorella di Santa, Rosamaria Scorese – è stato dato un nome a tutte le donne uccise dai loro stalker, un riconoscimento a tutte e in particolare a Santa, vittima annunciata ma anche donna di speranza e di tenacia. Una storia che si svolge sul piano sociale e spirituale”.

“Eravamo increduli quando abbiamo saputo della vittoria del premio. Già la realizzazione del docufilm e la presentazione al Festival di Roma ci avevano destabilizzato. Dopo un attimo di sbigottimento, ho capito che il pubblico aveva preso coscienza della storia, non soltanto della morte di Santa, ma soprattutto del dolore di chi resta. Un film educativo – conclude Rosamaria – che toglie un po’ di sete alla gente che vuole agire, a chi vuole giustizia e a chi non ritiene noioso e banale il fenomeno del femminicidio. Santa ora è il faro della speranza in un periodo di tanta ingiustizia”.

Piva ha sovvertito tutti pronostici vincendo il Premio del Pubblico BNL battendo le pellicole straniere come The Irishman di Martin Scorsese e Judy di Rupert Goold. Il pubblico ha deciso di premiare il docufilm, prodotto dalla Fondazione con il Sud e da Apulia Film Commission, della vita della giovane laica che adesso è protagonista di un processo di beatificazione.