foto di repertorio

Blatte, insetti, guano di piccioni, in due parole: uno schifo. L’aria che si respira nell’ambulatorio di neuropsichiatria infantile della Asl, a Modugno, non è proprio delle migliori, anzi. Diciamo pure che le condizioni igienico-sanitarie dei locali hanno poco di salubre, tra tutto quello che risale dalle fogne o arriva dal giardino adiacente. Roba da chiamare gli ispettori della Asl, insomma.

Eppure il problema è noto da tempo, almeno un paio d’anni, se non di più. L’allora direttore generale, Vito Montanaro, aveva promesso il trasferimento del servizio da via Piave, 22 nell’ex ospedale, in una sede più degna, ma per qualche strano motivo la pratica si è persa nei corridoi dell’ex Cto, sul lungomare Starita, a Bari, e non se n’è fatto più niente.

Le richieste di intervento da parte dei genitori, degli stessi operatori e del sindaco di Modugno, non sono rimaste del tutto lettera morta, tanto che il progetto di ristrutturazione dell’intera palazzina è già stato presentato alla Regione e dovrebbe essere finanziato con 700mila euro di fondi europei.

Peccato che ci sia voluto così tanto tempo per smuovere le cose. Speriamo che dopo i lavori, l’ambulatorio venga finalmente trasferito, o almeno spostato dal seminterrato, dove si trova attualmente, in una collocazione più decorosa per questo servizio così delicato.