Si dice che il vero folle sia chi i “matti” li cura. Un luogo comune tra i più diffusi, che nella Asl di Bari trova una certa applicazione. Con la chiusura della Psichiatria a Triggiano avevamo anticipato cosa sarebbe potuto succedere – più di quanto già non succedesse – e le nostre previsioni si sono avverate.

Quella del trattamento dei pazienti psichiatrici è una situazione talmente folle, che a quanto pare la Asl avrebbe finalmente deciso di porre rimedio. La direzione generale è pressata dal sindacato USPPI, che nelle scorse ore ha scritto un comunicato in cui si legge: “La assoluta inadeguatezza dell’assistenza psichiatrica territoriale, come prevista dalle leggi vigenti, con gravissimi disagi per i pazienti e per le  famiglie, che sono abbandonati dalla sanità pubblica e persino nella acuzie, scompensi e trattamenti sanitari obbligatori, sono abbandonati nei pronto soccorso senza psichiatri disponibili e costretti a frequenti trasferimenti anche fuori regione”.

Proviamo a esemplificare la denuncia del sindacato. Se oggi il 118 va a soccorrere un paziente psichiatrico questi, persino se colto da una crisi, viene portato in pronto soccorso e abbandonato lì, anche se nel pronto soccorso non ci sono psichiatri perché in quell’ospedale non esiste un reparto di psichiatria. Vi fareste mai soccorrere da uno pneumologo, seppur bravo, per un problema cardiaco?

Non solo. I trasferimenti fuori provincia e regione, pur essendo rimasti dopo la chiusura di Triggiano centri psichiatrici a Putignano e Altamura, comportano il fatto che i pronto soccorso vengano privati non di rado dei medici in servizio, perché questi devono accomopagnare il paziente psichiatrico fino a Lecce, Teramo o Campobasso, solo per citatare i casi a noi noti. Senza tralasciare l’aspetto economico, un costo gravoso per la Puglia, che non solo paga il ricovero fuori regione (mobilità passiva), ma addirittura trasferisce i pazienti psichiatrici a proprie spese, con spese che raddoppiano il valore della prestazione sanitaria.

C’è poi la solita lotta tra Asl e Policlinico – quest’ultimo dotato del reparto di psichiatria – perché due aziende diverse. In passato, poi, c’è stata anche una comunicazione del direttore della centrale operativa del 118 barese, in cui veniva espresso il diniego al trasferimento dei pazienti psichiatrici a Putignano e Altamura con le ambulanze del servizio di emergenza e urgenza.

Insomma, una situazione complicata, consentiteci folle, che la Asl di Bari potrebbe risolvere con direttive precise dopo un primo vertice avvenuto nei giorni scorsi. In caso contrario ci sono sindacati e medici singoli pronti a denunciare quanto accade alle autorità competenti, Magistratura compresa.