Pesche marce distribuite ai pazienti dell’Oncologico di Bari e scoppia la polemica, con imprecazioni di ogni tipo. L’azienda Ladisa, che si occupa della refezione all’interno del nosocomio, ha immediatamente risposto alla Fials. Il sindacato voleva sapere quanto prima cosa fosse successo.

“In riferimento a quanto in oggetto emarginato – fanno sapere da Ladisa – con la presente si chiarisce quanto segue. La Frutta oggetto di tale incresciosa quanto inveritiera segnalazione non è mai stata destinata alla somministrazione né tantomeno entrata nel ciclo di distribuzione; tant’è che, infatti, la stessa era depositata in attesa di smaltimento.

Si sottolinea, altresì, che sono attualmente in corso precise indagini volte ad accertare l’autore e le modalità di accesso alla merce oggetto di segnalazione. Nel ribadire la massima cura ed attenzione alla qualità del senizio erogato, si fa più ampia riserva di diritti, ragioni e azioni”.