“Avete ammazzato il piccolo commercio barese, mettendo in strada migliaia di famiglie di bottegai e commercianti che sono stati costretti a chiudere i negozi. Tutto questo per aver favorito la costruzione di centri commerciali, ipermercati e multinazionali. Ora basta”. Parole dure quelle dei comitati Tutela per il Territorio, Stop Centri Commerciali a Bari e l’Associazione il Villaggio dei Lavoratori (San Paolo-Stanic).

Una lotta che va avanti dal 2015, dopo che il comitato Stop Centri Commerciali a Bari ha impugnato davanti al Tar la delibera di giunta del 23 maggio 2014. Delibera, approvata in soli 46 secondi dalla Giunta e che autorizzava la costruzione di un nuovo ipermercato a Santa Caterina. Con conseguente esproprio di un fazzoletto di terra, nonostante la presenza di un pozzo naturale.

La costruzione del centro commerciale, fu però fermata per l’assenza dell‘autorizzazione delle Autorità di bacino per la realizzazione del ponte che collegherà la nuova area commerciale. I pilastri in cemento armato infatti erano stati costruiti nella Lama rischiando un forte impatto idrologico su tutta la zona di Santa Caterina.

Sebbene ci siano tutti questi elementi per porre fine alla realizzazione del centro commerciale, lunedì mattina, armati di escavatore, alcuni operai hanno abbattuto un muro perimetrale per consentire verosimilmente la realizzazione della strada che collegherebbe la zona alla complanare della statale 16. Sul posto è intervenuta la Polizia Locale per accertare quanto fosse accaduto.

“Questa strada, esterna al cantiere, è in realtà pubblica, ma viene trattata dai proprietari del centro come se fosse di loro proprietà. Qui – spiega Nicola De Toma – defluivano le acque della Lama e adesso quella parte è stata riempita con un stabilizzato. Visto che nessun ci ascolta, abbiamo deciso di piantare le tende e di presiedere noi la zona”.

“Anche il Sindaco è rimasto incredulo a quello che sta accadendo al di fuori della zona. Una terra da cui senza autorizzazione sono stati espiantati alberi protetti appartenenti alla macchia mediterranea”.