Calano gli studenti iscritti nelle scuole pugliesi, l’anno prossimo saranno oltre 11mila gli alunni in meno rispetto a quest’anno; ciò nonostante, il corpo docente resta invariato, una notizia positiva, anche se va letta secondo diversi punti di vista. “Se da una parte resta la soddisfazione di non veder ridotto l’organico nonostante gli 11202 alunni in meno – spiega Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia – dall’altra emerge un dato inquietante e sproporzionato, quello della riduzione della popolazione scolastica, se si pensa che a livello nazionale la contrazione è di 69.256 alunni”.

“Ora – aggiunge – ci aspettiamo, quantomeno, un intervento di trasformazione di una parte dei posti in deroga sul sostegno (oltre 4.000 quelli attivati quest’anno in Puglia) in organico stabile e un incremento di organico del personale Ata, che compensino, sebbene in parte, i 2mila pensionamenti, in maniera tale da non mettere a repentaglio il normale avvio dell’anno scolastico e la ordinaria amministrazione degli istituti pugliesi”.

“La scuola pugliese e meridionale in generale – precisa ancora Verga – continua a pagare una scarsezza di risorse, economiche ed umane, senza le quali diventa un’impresa impossibile contrastare fenomeni ormai incancreniti e in costante crescita come la dispersione scolastica e la disoccupazione, arrivate oltre ogni livello di guardia. I dati, impietosi, dicono che il senso del dovere dei lavoratori della scuola da solo non basta più, occorrono investimenti, stabilizzazioni, rinnovo del contratto e nuove assunzioni per fornire un’offerta didattica di qualità”.

“È necessario dare valore alla scuola statale – conclude Verga – senza divisione alcuna, e procedere alla emanazione di un provvedimento legislativo che punti a una fase transitoria finalizzata all’assunzione dei precari che, per anni, hanno garantito continuità alla scuola pugliese”.