Amaro o zuccherato, ristretto o lungo, con miscela arabica o robusta, ad ognuno il proprio caffè, ma cosa si nasconde dietro quel rituale tanto caro agli italiani? Abbiamo fatto un salto oltre il bancone di Caffè Toraldo per scoprire i segreti che trasformano un semplice caffè in una pausa degna di nota.

Luigi Pascarella da ben 25 anni si occupa di offrire ai suoi clienti un prodotto di altissima qualità. “Un po’ di zucchero bianco – ha affermato l’esperto – permette di esaltare gli aromi dell’espresso che dovrebbe essere servito in una tazzina calda, mai bollente”. Su quali siano i segreti del mestiere e i miti fa sfatare, dunque, Luigi non ha alcun dubbio.

Tra tradizione e avanguardia, il chicco di caffé si sta anche facendo strada nel mondo bio, come sostiene Pasquale Bavaro di Caffè Cavaliere. “Il caffè biologico rappresenta il 20% del mercato italiano, una filiera che ha messo radici anche a Bari dove stanno nascendo locali esclusivamente bio, interessati a soddisfare una clientela sempre più esigente”.

Il caffè è senza dubbio un’ottima scusa per trascorrere del tempo con gli amici e far partire la giornata con il piede giusto. Sempre che si tratti di un buon caffè, si intende.