In un periodo di crisi nera, l’assurdo immobilismo del Comune di Casamassima rischia di diventare un caso nazionale. L’Amministrazione comunale sta perdendo un treno che nel vicinato sognano in tanti. La lottizzazione Power Center, conosciuta come il “completamento dell’Auchan” è ferma al palo.

Si tratta di un investimento di circa 70 milioni di euro, 3 dei quali entrerebbero subito nella cassa pubblica sotto forma di oneri di urbanizzazione, senza contare le tasse dovute dagli imprenditori. Un’operazione che porterebbe 2.000 nuovi posti di lavoro, che al Comune evidentemente qualcuno non vuole. Il palleggio fra Sindaco e Ufficio Tecnico rischia di far scappare gli investitori e il Fondo finanziario che ha già dato il via libera al cospicuo investimento.

La lottizzazione è quella della Maglia DIP 2, approvata dal Consiglio Comunale con delibera numero 85 del 2007, alla quale è stata chiesta una variante non sostanziale nel 2013. La cubatura è approvata de decenni, quindi non sembrano esserci ostacoli alla realizzazione del completamento dell’Auchan di Casamassima, interessato in maniera diretta all’investimento attraverso la convenzione tra Sud Commerci srl, Gallerie Commerciali Italia spa e Auchan spa.

Perché Sindaco, amministrazione e uffici tecnici stanno cincischiando? Quali interessi si intende preservare? Come si può non autorizzare un simile investimento per il Comune di Casamassima? In questa lunghissima partita a ping pong è stata invocata la Procura. A chiedere l’intervento “dell’arbitro” è il cugino del Sindaco attuale Giuseppe Nitti, l’allora candidato sindaco del centrosinistra Alessio Nitti, in contrapposizione a Mimmo Birardi, primo cittadino eletto nelle fila del centrodestra.

Il denunciante riteneva che le tre società non avessero completato i lavori nei termini pattuiti; che il Comune fosse inadempiente per aver autorizzato l’apertura del centro commerciale Auchan e che chi aveva il compito di vigilare non avesse provveduto a farlo. La denuncia era stata fatta all’indomani della morte per investimento di un pedone su uno dei due cavalcavia di collegamento con l’ipermercato, sprovvisto di passerelle ciclopedonali.

Neppure questo, però, sarebbe un alibi per l’amministrazione, avendo il Tribunale sentenziato che “Le notizie di reato risultano infondate”. La controversia tra Comune di Casamassima e Anas, sulla competenza per la realizzazione delle opere, infatti, non voleva dire che l’amministrazione del tempo se ne fosse infischiata, avendo previsto la realizzazione dei cavalcavia ciclopedonali.

Va poi rilevato che le tre società avevano anche proposto al Comune di occuparsi direttamente della costruzione delle opere e che in ogni caso sarebbero stati i lottizzanti a finanziare in toto l’intervento. Alla luce di questo ulteriore approfondimento sembra davvero pretestuoso il mancato via libera al completamento del centro commerciale Auchan e l’amministrazione comunale guidata da Giuseppe Nitti, dovrebbe spiegare perché da un anno e mezzo il provvedimento per il via libera alla costruzione degli edifici previsti in quella lottizzazione non viene portato in Consiglio Comunale.

Il primo cittadino dovrà spiegare soprattutto cosa succederà se, dopo le tre diffide presentate dai lottizzanti per rivendicare un proprio diritto, questi dovessero decidere di adire le vie legali richiedendo un risarcimento danni milionario. Con la fame di lavoro che c’è la vicenda appare quantomeno controversa.