Prenota una PET al Policlinico, ma deve aspettare 8 mesi. Il calvario di una paziente oncologica di Valenzano, già sottoposta a mastectomia, linfoadenectomia ascellare e chemioterapia, è stato denunciato dal consigliere del Movimento 5 Stelle, Mario Conca.

“La signora – scrive Conca – dovrebbe attendere otto mesi per un esame diagnostico nel reparto di medicina nucleare del policlinico, l’unico della zona. L’alternativa sarebbe andare a Napoli in mobilità passiva, attendere tre mesi per il Dimiccoli di Barletta oppure in massimo 10 giorni, pagando circa 1600 euro, farla in intramoenia o in studio privato”.

Il consigliere ha puntato il dito contro il governato Michele Emiliano. “Invece di preoccuparsi dei complotti interni alla sinistra che mettono a rischio la sua poltrona, dovrebbe occuparsi della riduzione delle liste d’attesa. Nell’ultimo Consiglio aveva promesso una delibera di giunta, che ancora tarda ad arrivare. Aveva anche preso l’impegno di verificare l’eventuale conflitto di interessi al Policlinico, ma ancora una volta niente è stato fatto”.

“È grave -continua il consigliere – che in alcuni casi l’esame in intramoenia sia suggerito dagli stessi medici che nel pubblico l’hanno negato in regime istituzionale ed in tempo utile. Per questi motivi non ho mai avuto dubbi, la libera professione va abolita, è assolutamente immorale. Per certe patologie non può esserci lista d’attesa ma andrebbero gestite ad horas ed evase in pochi giorni. Un tumore in otto mesi può averti ucciso e sepolto”.

“Presidente Emiliano – conclude – come mai per negare gli extra lea per le malattie rare, la fibrosi cistica, l’ittiosi lamellare, il linfedema e tantissime altre patologie, vi appigliate all’articolo 5 del d.lgs 124 e per negare il rimborso delle prestazioni non osservate il comma 13 dell’articolo 3 dello stesso decreto? I due pesi e le due misure colpiscono ancora, avete un libro per riscuotere e l’altro per non pagare. Perché dopo aver individuato l’IRCSS  oncologico come Hub, ora non provvedi a far uniformare la modulistica per richiedere diagnosi, stadiazioni, ristadiazioni e altro? Oggi è una beffa, per cercare il primo posto utile
per scongiurare la l’aggravamento o la morte dell’assistito, ogni ospedale pretende la compilazione di un suo modulo e l’invio via fax che è stato superato da anni.  Organizzazione, Semplificazione e Umanizzazione delle cure cercasi”.