I ragazzi dell’Istituto Margherita di Bari si sono guadagnati le fasi nazionali del First Lego League, una competizione a livello mondiale dove ragazzi tra i 9 e i 16 anni progettano, costruiscono e programmano robot applicandoli a problemi reali di grande interesse generale, ecologico, economico, sociale, per cercare soluzioni innovative.

Le due squadre della scuola barese, dopo aver fatto una bellissima figura durante la fase del centrosud a Salerno, sono stati selezionati per partecipare alla competizione nazionale che si terrà a Rovereto l’8 e il 9 marzo.

“Il nostro istituto – spiega la preside Tarantino – sin dalla scuola primaria ha introdotto l’ora di robotica e pensiero computazionale, un modo per introdurre sin da piccoli il problem solving”.

“La manifestazione – continua la preside – richiede ai suoi partecipanti di effettuare una ricerca con tutti i criteri caratteristici del protocollo scientifico su una problematica attuale. Ogni anno viene annunciata una nuova sfida sulla quale i team partecipanti si devono confrontare. Le competizioni si sviluppano su 4 prove distinte, così suddivise: gara di robotica, progetto tecnico, progetto scientifico, core values”.

Per quanto riguarda la gara di robotica, i ragazzi del Margherita hanno realizzato un robot autonomo con materiale esclusivamente Lego che potesse compiere delle missioni nello spazio in una gara di poco più di 2 minuti. “Il percorso di gara con le missioni viene fornito ai concorrenti almeno 2 mesi prima all’atto dell’iscrizione in modo che questi possano testare le soluzioni adottate con largo anticipo e scegliere la strategia di gara adeguata. Il percorso – aggiunge –  rimane sempre uguale dalla fase regionale alla finale mondiale”.

Il progetto tecnico è la fase in cui il team di giovani presenta con la modalità che preferisce le soluzioni robotiche adottate per risolvere alcune missioni rispondendo ai quesiti dei giurati ed effettuando dimostrazioni del funzionamento del robot. Per il progetto scientifico i concorrenti sono liberi di utilizzare tutti gli strumenti che preferiscono per documentare la ricerca e presentarla davanti al gruppo di esperti.

“Nel caso in cui la giuria ritenesse di alto valore uno o più progetti scientifici – sottolinea Tarantino – , può decidere di proporre i nominativi delle squadre alla FIRST® per concorrere al Global Innovation Award, che prevede, oltre a un riconoscimento pecuniario, risonanza a livello accademico e politico (la squadra vincitrice del premio 2012 è stata ricevuta alla Casa Bianca), talvolta anche la possibilità di veder brevettato il proprio prodotto”.

“Il core values, cioè valori fondamentali, costituisce un elemento di novità assoluta rispetto a tutte le altre manifestazioni. Si svolge all’interno di una saletta ad accesso limitato in cui alcuni esperti nella dinamica di gruppo valutano i comportamenti del team nella soluzione di problemi e li intervistano per comprendere la gestione dei rapporti interni, con gli educatori e con i concorrenti. I giudizi acquisiti in questa fase – conclude la preside del Margherita – vengono integrati dall’esame dei comportamenti sul campo di gara e negli stand”.