Non ancora aperto al pubblico eppure già parzialmente funzionante, il nuovo palazzo dove ha sede il Consiglio regionale della Puglia torna a far parlare di sé in prima serata, ancora su La7, nella trasmissione Non è l’Arena condotta da Massimo Giletti. La notizia clamorosa dei giorni scorsi, la pioggia entrata nello stabile costato circa 90 milioni di euro, non è rimasta entro i confini locali.

Il collega di La7, venuto a Bari per chiedere spiegazioni, ha rimediato qualche risposta davvero niente male: “Stanotte ha piovuto pure dentro casa mia” ha detto Domenica Gattulli, segretario generale del Consiglio regionale. “Vada a lavorare, quello è lavoro rubato” lo ha invece apostrofato Gioacchino Guastamacchia, il costruttore che ha vinto l’appalto.

Non sappiamo quanto sia costata la casa della Gattulli, ma immaginiamo qualcosina in meno rispetto ai nostri 90 miliioni, sopratutto crediamo che non sia di costruzione così recente da non aver avuto nemmeno una inaugurazione ufficiale. Quanto a Guastamacchia, ha giustificato le infiltrazioni d’acqua con la necessità di cambiare delle guarnizioni, che immaginiamo nuovissime.

Fosse questo il problema, delle due l’una: o sono di qualità scadente, oppure non adatte al compito che devono assolvere. Viene da pensare a un errore di progettazione; nel caso, forse se ne interesseranno le inchieste già aperte per altri motivi da Procura e Corte dei Conti.

Al di là di quello che avete potuto vedere finora, oggi vi mostriamo alcuni scorci inediti, diciamo così, del palazzo. Se la nuova sede del Consiglio regionale è ancora chiusa al pubblico, probabilmente lo si deve al fatto che in buona parte sia ancora un cantiere. Tradotto in soldoni, i lavori non sono finiti. La mensa non è pronta, funzionano solo due ascensori, così come non funziona il metal detector all’ingresso, la sala del Consiglio regionale non è pronta quindi non si possono programmare ancora le sedute. Senza contare che all’ingresso i marmi sono già macchiati.

Perché allora è stato dato il via libera al trasferimento? Non è che le infiltrazioni d’acqua hanno provocato altri danni? Qual è il motivo di tanta fretta, considerato che l’inizio della storia di questo edificio si perde nella notte dei tempi? Passano i giorni, ma gli interrogativi anzi che diminuire, aumentano.