“Oggi il paziente può usufruire di una diagnosi tempestiva e di una valutazione terapeutica accurata, grazie al gruppo multidisciplinare di trattamento dei tumori prostatici”. Parola di Vito Lorusso, direttore dell’unità operativa di Oncologia medica dell’Istituto Tumori di Bari, il riferimento, naturalmente, è ai tumori prostatici di cui si è parlato durante il convegno organizzato nello stesso istituto.

“Il radiologo, il radioterapista, l’oncologo medico, il chirurgo, l’urologo – ha detto Lorusso – tutti insieme si occupano del paziente per dargli la migliore prospettiva terapeutica, lo stile di vita, la corretta alimentazione e anche il supporto psicologico di cui necessitano, perché a volte dopo l’intervento perdono gran parte della loro potenza sessuale”.

“Quello dell’urologo è un ruolo ancora predominante – ha sottolineato Gianfranco Giocoli Nacci, direttore dell’Unità operativa di Urologia dell’Istituto Tumori – interveniamo nelle fasi iniziali della malattia, quando è ancora possibile arrivare a una terapia, anche definitiva, per debellare completamente il tumore”.

Una delle ultimissime novità è rappresentata dal fatto che in certi casi è possibile curare il tumore della prostata senza operare: “Si tratta di un nuovo trattamento a base di ultrasuoni ad alta frequenza – ha spiegato Marco Dellabella, direttore dell’Unità Operativa Complessa dell’Inrca di Ancona – riescono a dare la morte cellulare col calore all’interno della prostata. Il sistema, molto sofisticato dagli scarsissimi effetti collaterali, riesce ad evitare al paziente le complicanze quali l’incontinenza urinaria e il deficit erettile. Se la tecnica si affermerà con il trial clinico, permetterà di ridare subito al paziente una vita normale”.

Un ruolo importante nella terapia lo gioca inevitabilmente anche l’alimentazione; la biologa nutrizionista Cinzia Longobucco punta sulla dieta mediterranea: “In linea di massima sì alla verdura a foglia verde, perché ricca di antiossidanti, sì a verdura rossa perché ricca di licopene, sì ai cereali sopratutto integrali e alla frutta, sempre ponendo attenzione alle quantità. Tutti gli alimenti possono essere consumanti, naturalmente devono essere quantizzati nella maniera giusta, in base ai soggetti, siano essi sovrappeso, obesi, sottopeso. La nutrizione deve essere accurata e specifica”.