Il Politecnico di Bari e l’Università Federico II di Napoli sono i primi due Atenei a partecipare al progetto pilota di Microsoft e CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università Italiane – che prevede l’avvio di laboratori dedicati a Intelligenza Artificiale e Big Data, con l’obiettivo di offrire agli studenti universitari competenze digitali avanzate e prepararli al meglio ad affrontare i lavori del futuro.

I corsi, della durata di 6 mesi e coordinati dal professore Tommaso Di Noia, ordinario in Sistemi di Elaborazione dell’Informazione al Politecnico di Bari, integrano alle lezioni frontali con i propri docenti, moduli online ed esercitazioni pratiche in cui gli studenti potranno sperimentare in prima persona quanto appreso in aula, acquisendo capacità funzionali e tecniche fondamentali per essere pronti per il mondo del lavoro.

Il laboratorio sarà quindi integrato all’interno del regolare svolgimento delle lezioni e consentirà agli studenti di perfezionare le proprie conoscenze e capacità in chiave digitale. A chiusura dell’esperienza, infine, i partecipanti potranno sostenere alcuni esami del percorso di certificazione Microsoft Data Science.

I laboratori e questa nuova collaborazione con CRUI rientrano in Ambizione Italia, il progetto avviato da Microsoft per accelerare la trasformazione digitale nel nostro Paese, facendo leva sulle opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale e sulla formazione avanzata, in linea con i nuovi trend tecnologici e le richieste del mercato del lavoro, con l’obiettivo di contribuire all’occupazione e alla crescita dell’Italia.

Il Politecnico di Bari insieme alla Federico II di Napoli sono le prime due Università coinvolte nel progetto pilota, che ha l’ambizione di essere presto esteso anche ad altri atenei italiani. In questa prima fase l’obiettivo è di formare e certificare 100 nuovi data scientist in Italia entro l’anno accademico 2018/2019. Per i laboratori e le certificazioni, Microsoft si avvarrà della collaborazione dei suoi partner SolidQ, Skilla, e Tesi Automazione, partner ufficiale Certiport per l’Italia.

“Siamo onorati che il Politecnico di Bari abbia deciso di aderire a questo progetto pilota, nato dalla nostra già consolidata collaborazione con CRUI – ha commentato Francesco Del Sole, Direttore Divisione Education di Microsoft Italia -. È particolarmente significativo inoltre che sia proprio il Sud a dare il via a questa iniziativa: segnale, questo, di una forte propensione all’innovazione e una volontà di tornare a essere competitivi ormai diffuse in tutto il Paese. Insieme, possiamo dare una forte accelerazione ad Ambizione Italia, il progetto avviato lo scorso settembre con cui intendiamo aiutare il nostro Paese a essere competitivo, attraverso iniziative, programmi e laboratori in grado di diffondere una cultura del digitale e competenze in linea con le richieste del mercato”.

“Se da un lato – ha aggiunto – l’Italia è uno dei Paesi con il tasso di disoccupazione tra i più alti in Europa (secondo Eurostat 10,4% contro 8,2% dell’Eurozona e 30,8% in termini di disoccupazione giovanile contro 16,6%) dall’altro si stima che entro il 2020 saranno creati nel nostro Paese 135.000 nuovi posti di lavoro solo nell’ICT, con posizioni come quella del data scientist, ad esempio, che al momento non riescono ad essere coperte. Per superare il cosiddetto skills mismatch, che rallenta inevitabilmente la crescita del nostro Paese, è indispensabile investire nella formazione dei giovani e prepararli a diventare professionisti qualificati. Ambizione Italia nasce proprio con questo obiettivo: fare sistema. Ci auguriamo che l’annuncio di oggi – ha concluso – rappresenti solo l’inizio di un percorso e che altri Atenei aderiscano presto”.

“Aderiamo con entusiasmo a questa iniziativa –  ha aggiunto invece Eugenio Di Sciascio, Rettore del Politecnico di Bari – che riconosce le competenze dei nostri docenti e ricercatori e le capacità dei nostri giovani talenti nei temi dell’intelligenza artificiale. Oggi il mercato del lavoro è pronto ad assorbire un numero sempre crescente di giovani che abbiano gli skill necessari alla trasformazione digitale delle nostre imprese. Abbiamo il dovere, come Politecnico, di fornire ai nostri giovani queste competenze che rappresentano spesso, per una impresa, la differenza tra il successo e il fallimento, in un mondo che cambia molto velocemente. Ancora una volta troviamo conferma di quanto sia preziosa la collaborazione tra pubblico e privato, per coltivare un ecosistema dell’innovazione e dello sviluppo”.