Fosse il titolo di un film sarebbe senza dubbio: “Dilettanti allo sbaraglio”. Il guaio è che quella del nuovo mercato di via Amendola è una storia vera, di quelle capaci di superare la fantasia del miglior regista.

Appena venti giorni fa – scusandosi pubblicamente per il ritardo – il sindaco di Bari, Antonio Decaro, aveva annunciato l’imminente apertura della struttura. Foto e video di rito ne accompagnavano la benedizione. E vissero tutti felici e contenti, se non fosse per alcune questioni che faranno slittare ancora l’inaugurazione del mercato, realizzato da privati nell’ambito di un accordo di programma.

La denuncia, durissima, è del consigliere comunale Giuseppe Carrieri, dopo il sopralluogo e le audizioni in Commissione Sviluppo Economico. “Quel mercato, che avrebbe dato dignità ai commercianti da anni in strada su via Nizza – tuona Carrieri – per ora non apre e l’amministrazione non ha nessuna contezza di quando aprirà”.

Al netto di annunci e proclami, dunque, non è neppure questo il male maggiore. Uno dei nodi più importanti da sciogliere, infatti, è quello relativo all’autorimessa annessa al mercato. “Sindaco e assessori non hanno nessuna idea su come verrà gestita – aggiunge il consigliere comunale – Amtab? concessione a terzi? gestione dei mercatali?. Eppure si tratta di un’infrastruttura decisiva per il successo del mercato e soprattutto per l’ordinato svolgimento dell’attività commerciale che dovrebbe svolgersi”.

Senza contare la gestione dello stesso mercato. “Direttamente dal Comune? In autogestione dai mercatali? Concessione a terzi? – si domanda Carrieri -. Eppure questo è un altro aspetto decisivo per la riuscita del mercato e per la buona conservazione dello stesso, poiché pulizia, custodia e manutenzione della struttura dipendono da chi lo avrà in gestione”.

Ed ora passiamo ad alcuni elementi paradossali. “L’infrastruttura in sé – spiega il consigliere – è sprovvista, perché non prevista nel progetto, non solo di impianti di climatizzazione, ma anche di impianti di refrigerazione a servizio delle merci, che d’estate necessitano assolutamente di freddo per non deperire in ragione delle alte temperature estive. Temperature che peraltro impatteranno negativamente su operatori e clienti, poiché l’unico refrigerio è affidato alla brezza”.

Infine la viabilità. L’accesso al mercato è oltremodo tortuoso in assenza del presidio costante della Polizia Locale. “Si trasformerà in un grande generatore di traffico urbano – spiega Carrieri – con tutte le inevitabili conseguenze negative per operatori, clienti e residenti vicini al mercato che ora vivono una situazione di sostanziale tranquillità, ma che a breve potrebbero veder seriamente compromessa la propria serenità. Ovviamente abbiamo evidenziato queste e altre criticità agli assessori al ramo e come al solito non siamo stati ascoltati, perché questo Sindaco e questa Giunta sanno tutto e non ascoltano nessuno. Quel mercato, però, è molto probabile che si risolverà nell’ennesimo pasticcio di questa amministrazione, che neppure è riuscita ad assegnare tutti i 29 box (6 sono vacanti) e neppure è riuscita a qualificare questo nuovo mercato (pare che alcuni box saranno dati anche per calzature e abbigliamento) prevedendo un piccolo bar e un piccolo punto di ristoro a servizio del mercato”.

I quasi 2 milioni di euro spesi per la realizzazione dell’infrastruttura, imponevano maggiore serietà e competenza organizzativa per evitare, inoltre, che la stessa struttura in pochi mesi possa diventare come gli altri mercati di Bari: strutture sporche e degradate, non funzionali e vandalizzate, che vivono poche ore al giorno, in assenza di moderni modelli gestionali. “In conclusione – sostiene il consigliere – non solo non sappiamo quando il mercato verrà inaugurato, ma anche quanto durerà, viste le tante inefficienze da ora esistenti”.