Così buona che sarebbe stato un sacrilegio non fare la scarpetta ungendosi i polpastrelli. Sua bontà la brasciola delizia Barivecchia nella prima sagra organizzata dal circolo Acli Dalfino, con la partecipazione dell’associazione barese dei panificatori. Tenera, tenerissima, da sciogliersi in bocca.

Del resto, deve essere di cavallino e con sugo, cotta per ore prima di essere servita annegata nel sugo. Neppure gli organizzatori si sarebbero aspettati così tanta affluenza. Ai ritardatari non è rimasto che un pugno di stecchini. Buon cibo e tanto divertimento.

Un modo per socializzare, alla presenza del primo cittadino di Bari Antonio Decaro. Anche per lui uno strappo alla dieta e, tra un boccone e l’altro, la promessa di intercettare più risorse da distribuire alla sagra della brasciola e alle altre manifestazioni che hanno il merito di rinverdire usanze e tradizioni.