Sempre più giù. Nella classifica di Ecosistema Urbano 2018, il rapporto stilato da Legambiente e pubblicato dal Sole24ore, Bari perde ancora colpi e scivola in classifica all’ottantesimo posto, cinque posti in meno rispetto allo scorso anno.

Lo studio, presentato ieri a Milano, si basa su 17 parametri raggruppati in 5 macroaree: aria, acqua, rifiuti, trasporti, ambiente e energia. Un dossier che misura la qualità ambientale dei 104 capoluoghi di provincia italiani.

Tante le criticità che emergono dal rapporto, a cominciare dal verde pubblico urbano: Bari, secondo Legambiente, conta 0 alberi ogni 100 abitanti con una media è di 8,5 metri quadrati di verde urbano per abitante. Male anche la raccolta differenziata, i cui numeri migliorano ma sono ancora lontani dalle eccellenze. Bari si attesta al 36% di raccolta differenziata, lontana da Mantova (84%) e da Trieste (100%) per quanto riguarda la sottocategoria della differenziata porta a porta.

Dati negativi anche per la mobilità sostenibile. A Bari ci sono solo 23 chilometri di pista ciclabile, una differenza abissale rispetto ai 282 chilometri di Bologna, mentre i numeri sono più confortanti per quanto riguarda le isole pedonali: 0,46 metri quadri per abitante rispetto al Cosenza capolista con 1,06 metri. Allarmante anche il dato sulla dispersione idrica:a Bari le reti perdono ben il 51% d’acqua.