Il dirigente del I° circolo didattico De Amicis di Modugno ha perso una preziosa occasione per dimostrare il senso profondo dell’istituzione scolastica: educare. Sì, perché durante le ore di lezione bisognerebbe insegnare la difficile arte dell’assunzione delle proprie responsabilità.

Siamo stati due volte presso la De Amicis. Nel primo caso abbiamo chiesto alla preside, davanti a numerosi testimoni, di concederci un’intervista in modo da evitare un’informazione parziale, vale a dire solo il punto di vista dei genitori. Nel secondo caso, invece, ci siamo rivolti alle collaboratrici scolastiche, invitate a chiedere per nostro conto la possibilità di parlare con il capo d’istituto. Anche in questa occasione, purtroppo, l’intervista non ci è stata concessa.

Nei servizi trasmessi abbiamo ribadito la nostra disponibilità ad ascoltare anche le ragioni della scuola, che si è fatta avanti oggi, in maniera tardiva e solo attraverso un comunicato stampa. La cosa che ci consola è apprendere dalle parole della stessa dirigente scolastica la criticità della situazione narrata e la concessione di alcuni nullaosta alle mamme insoddisfatte, preoccupate per le sorti dei propri figli, tutti alle prese con un bambino particolarmente violento.

Per quanto attiene, poi, alle persone riprese nei video, ci teniamo a sottolineare che non abbiamo ripreso nessuno in volto. Il fine ultimo del nostro racconto era quello di denunciare una situazione di pericolo, certificata dalla stessa scuola, non certo scagliarci contro singoli individui. Nostro dovere è riportare integralmente quanto dichiarato dal I° circolo De Amicis.

LA NOTA – La Dirigenza ed il corpo docente del I° Circolo Didattico “E. De Amicis” di Modugno, intende, con il presente comunicato, esporre i dovuti chiarimenti in ordine ai fatti descritti e riportati nell’ambito degli articoli e servizi giornalistici pubblicati in data 14.10.2018 e 15.10.2018 sulla testata giornalistica “IQ Il quotidiano Italiano”, che vasto eco stanno avendo nella comunità locale. 

Pur riconoscendo l’esistenza di una situazione critica, determinata dal comportamento violento ed aggressivo di un alunno, si intende fermamente contestare l’assunto secondo cui la scuola non avrebbe tempestivamente attivato misure idonee e necessarie ad arginare il problema. La scuola, infatti, a seguito delle relazioni delle docenti ha provveduto a trasmettere la documentazione ai Servizi Sociali presso il Comune di Modugno sin dal novembre 2017 (e di tanto vi è prova documentale agli atti), impiegando ogni utile figura professionale a disposizione, al sol fine di garantire un supporto al minore di cui sopra. 

Quanto poi ai noti episodi riportati nel video registrato nella mattinata di lunedì 15.10.2018, si rappresenta che la Dirigente, con estrema serenità, ha ricevuto alcune mamme che hanno avanzato richiesta di nullaosta al trasferimento per gravi motivazioni afferenti la integrità psico-fisica dei propri figli nullaosta che è stato rilasciato. Si riferisce, inoltre, che di tutta la vicenda, è stato intenzionato sia L’Ufficio Scolastico Provinciale che i componenti della Rete Territoriale aventi titolo.

Per dovere di cronaca, si informa che solo in data 16.10.2018 è stata consegnata alla scuola, dalla stessa genitrice del minore, certificazione ASL afferente la diagnosi clinica.
Pertanto, solo dalla suddetta data la Dirigenza Scolastica è stata messa nelle condizioni di legge per attivare l’iter amministrativo finalizzato all’ottenimento del sostegno. Si contestano fortemente le modalità di esecuzione dei “servizi giornalistici”, in violazione alle più elementari norme sulla privacy.

Il giornalista/operatore, ha inteso prepotentemente accedere ai locali della scuola priva di qualsivoglia autorizzazione senza preoccuparsi della presenza di minori ed addetti ai lavori riprendendoli a loro insaputa con le telecamere e diffondendo le relative immagini (anch’esse prive di specifica autorizzazione), nei citati servizi giornalistici. Purtroppo abbiamo constatato che tali immagini hanno dato adito ad infelici commenti, pregiudizievoli della dignità personale e professionale di dipendenti che per tali ragioni provvederanno a sporgere denuncia. 

Da ultimo, la Dirigente ed il corpo docente esprime profondo rammarico per le parole espresse in maniera inveritiera e prive di qualsivoglia fondamento contro “IL SISTEMA SCUOLA” nonostante l’impegno profuso quotidianamente per garantire il diritto allo studio ed il benessere psico-fisico di ogni bambino. La Dirigenza ed il corpo docente del I° Circolo Didattico “E. De Amicis” di Modugno.