L’Ordine di Bari porterà avanti un’azione civile nei casi di violenza di Acquaviva e del molestatore seriale delle guardie mediche della provincia di Bari per chiedere il risarcimento danni causati alla professione. Il Consiglio dell’Ordine, infatti, ha deliberato di portare avanti un’azione civile per chiedere il risarcimento del danno nei casi di Maurizio Zecca, accusato di stalking nei confronti di una dottoressa ad Acquaviva, e in quello del molestatore seriale delle guardie mediche in provincia di Bari.

La decisione è stata presa partendo dalla necessità di un’azione concreta, che in continuità con le prese di posizione pubbliche e le azioni di sensibilizzazione, sostenga e affianchi i medici che quotidianamente sono esposti ad aggressioni e violenze.

“I dati – scrive in una nota Filippo Anelli, Presidente dell’Omceo di Bari – ci dicono che spesso le vittime, in molti casi donne, non denunciano o denunciano in ritardo, come nel caso di Acquaviva, a causa del trauma, per paura o per sfiducia. Ma i danni causati da questi episodi di violenza perdurano sia per la singola vittima che per la professione medica. Per questo l’Ordine di Bari ha deciso di promuovere un’azione civile: per
essere al fianco delle dottoresse coinvolte e per difendere l’esercizio e l’onorabilità della professione”.