Educazione e rispetto. La ricetta per una buona integrazione è, almeno in apparenza, semplice ed efficace: a raccontarcela è Rahman Khalilur Khokon, bangladese da 11 anni a Bari e esempio di vera e propria integrazione che in tanti (stranieri e italiani) dovrebbero imitare.

Khokon vive nel capoluogo con la sua famiglia, ha un lavoro a tempo indeterminato in un ristorante e paga regolarmente l’affitto con un normale contratto: “A Bari mi trovo bene, gli italiani sono brava gente. Un giorno, però – ammette con una nota di nostalgia – sogno di tornare nel mio paese”.

Khokon ha anche le idee chiarissime sul problema dell’integrazione: “Ne ho sentite tante – sottolinea – ma se sei educato e gentile non ci sono problemi. Per avere un mondo tranquillo devi imparare a vivere il mondo e stare in un paese civile. I miei connazionali vogliono lavorare, non fare casino”.