Una donna di altri tempi, si vede e si sente, da cosa dice e da come lo dice. Con la sua faccia simpatica, non se le tiene per sé, ma pur parlando quasi solo in dialetto, lo fa con eleganza, riesce a tirare fuori tutta la musicalità che c’è nel barese, non come certi soggetti sguaiati e cafoneschi di oggi, che proprio non si possono ascoltare.

Abita nel quartiere Libertà, ci ha accolto in casa, uno degli argomenti di conversazione, quale sennò, è stata la convivenza con i migranti. Niente di razzista o intollerante, nessun “aiutiamoli a casa loro” o “tornatevene nel vostro paese”, ma gli odori forti di quella cucina straniera già dalle 10 di mattina, davvero non riesce a tollerarli. La convivenza è fatta anche di piccole cose.