La proposta del movimento Riprendiamoci il Futuro di attivare ronde cittadine contro gli extracomunitari irregolari continua a far discutere. A scagliarsi contro la proposta di Luigi Cipriani adesso è Matteo Magnisi attivista sociale ed ex consigliere comunale tra il 99 e il 2004 che accusa Cipriani di essere sempre “al fianco dei forti” e di non disturbare mai “i veri manovratori del disagio del quartiere”. Pubblichiamo la lettera integrale.

Mentre oggi si raccolgono firme per liberare il quartiere Libertà dai migranti, 15 anni fa, non posso dimenticarlo, lo stesso promotore, Gino Cipriani, raccoglieva firme per difendere i commercianti di via Manzoni non dalla crisi che avrebbe visto molte saracinesche abbassarsi negli anni, ma dalle accuse mosse loro da un consigliere comunale in assise pubblica, per aver “contribuito” a supportare l’allora organizzatrice di famiglia di malavitosi per la realizzazione dei noti fuochi illegali annuali pirotecnici della festa della Candelora.

Circostanza questa che portò addirittura l’organizzatrice a querelare quel consigliere per lesa dignità alla stessa e ai commercianti di via Manzoni. Fu il compianto questore Zanini Quirini a raccogliere l’accusa di quel consigliere comunale, formalizzata in un esposto alla Procura della Repubblica con il sostegno legale di un noto avvocato, a mettere fine a quella paradossale vicenda nella quale il querelante (il consigliere comunale) era addirittura diventato il querelato dalla nota famiglia.

I protagonisti della vicenda furono redarguiti e censurati dal Questore, mettendo da parte l’arroganza tipica di chi occupa il quartiere da decenni con la criminalità organizzata, e dovettero sospendere per alcuni anni la “festa” e la “raccolta” di soldi per la festa dei fuochi , accertatasi tutt’altro che festa religiosa nella quale non si consumava alcun rito religioso di presentazione di Gesù al tempio. Festa poi negli anni ripresa alla grande e ancora oggi “celebrata” e purtroppo imitata in altri quartieri.

Ho voluto ricordare questo avvenimento per dimostrare che il promotore della raccolta di firme oggi come in passato tutto fa fuorché disturbare i veri manovratori del disagio di quel quartiere, spostando l attenzione sul fenomeno migratorio, mettendosi sempre al fianco dei “forti”, addirittura soffiando sul fuoco dell’ intolleranza con auspicate e forse già collaudate ronde di cittadini contro i migranti attendendo l arrivo del Ministro nel quartiere, per le quali personalmente auspicherei un intervento urgente del Sindaco affinché siano vietate con un apposita ordinanza. Riprendiamoci veramente il futuro e non il passato e reagiamo senza indugio come cittadini di una città che al primo articolo della sua carta costituente recita: Bari comunità aperta.