“Abbiamo voluto mettere questa targa in un luogo simbolico, nella fontana monumentale della stazione delle stazioni di Bari, dove arrivano tutti i convogli ferroviari che passano dalla Puglia e l’acqua, simbolo stesso della vita, zimpilla”. Con queste parole Decaro ha commemorato le 23 vittime del disastro ferroviario del 12 luglio 2016 sulla tratta Andria-Corato.

“Oggi siamo qui per non dimenticare, per stare insieme e abbracciare idealmente i familiari delle vittime e tutti i sopravvissuti del disastro ferroviario che il 12 luglio di 2 anni ha strappato la vita a 23 persone innocenti – ha detto Antonio Decaro – chi c’era, quel giorno, davanti alle immagini dell’incidente, ricorderà gli occhi dei presenti, lo sgomento, la paura, l’incredulità per quello che era accaduto. Io stesso ho sempre raccontato che sono diventato ingegnere dei trasporti perché, avendo un padre aiuto macchinista delle Ferrovie dello Stato, mi ero innamorato dei treni, della velocità, del senso di libertà che mi trasmettevano.

“Tutto d’un colpo – ha proseguito Decaro – il treno, che era sempre stato simbolo di libertà, diventava simbolo di morte: i convogli si erano accartocciati, le lamiere intrappolavano ancora i feriti. Chi c’era quel giorno ricorderà anche le centinaia e centinaia di soccorritori che hanno fatto un lavoro straordinario, e nessuno potrà dimenticare l’affetto dei pugliesi, migliaia di persone accorse negli ospedali per donare il sangue, centinaia di medici e infermieri a disposizione delle strutture che accoglievano i feriti”.

“La giustizia farà la sua parte – ha concluso il Sindaco – probabilmente nel corso del processo emergeranno altre responsabilità, ma niente potrà restituire ai familiari la vita dei loro cari, interrotta tragicamente quel maledetto 12 luglio. Oggi abbiamo voluto organizzare questa piccola cerimonia, accogliendo la richiesta dei familiari delle vittime. Noi non vi dimentichiamo”