Chi canta prega due volte, diceva Sant’Agostino. Chissà se Aurelio Agostino d’Ippona, questo il suo nome da berbero romano, avrebbe mai immaginato che una della sue frasi più celebri potesse diventare: chi pignora fa male due volte.

Lo sanno bene alcuni lavoratori dell’istituto Psicomedico Sant’Agostino di Noicattaro, retto proprio dai frati agostiniani. Alcuni giorni fa, una ormai ex lavoratrice, separata, con figli a carico in una casa precaria, ha ricevuto il pignoramento dei pochi “mobili” di esiguo valore presenti nella propria abitazione . L’ufficiale giudiziario ha provveduto, su istanza dell’Istituto Sant’Agostino, ad eseguire il pignoramento perché  la lavoratrice non ha potuto pagare le spese legali disposte dal giudice in favore dei frati Agostiniani.

Il giudizio di primo grado non si è ancora concluso avendo l’ex dipendente proposto opposizione. La storia ha dei connotati poco chiari ed è stata trattata in modo diverso a seconda del lavoratore licenziato con cui si è avuto a che fare. Due dei licenziati hanno tolto le tende in cambio di una modesta somma di denaro e la firma su un accordo di riservatezza.

Altri, invece, sono andati in causa per tentare di conservare il posto di lavoro perso in seguito al mancato rinnovo del servizio di accompagnamento dei disabili da e per il centro diurno. I frati non hanno voluto sentire ragioni, agendo da veri e propri  “imprenditori” piuttosto che prodigarsi per aiutare persone più deboli e bisognose di aiuto considerato che rappresentano un Ente ecclesiastico e che, tra l’altro, ricevono in beneficenza intere eredità devolutegli dai fedeli.

L’accusa dei lavoratori è quella di non aver tenuto conto di alcuni fondamentali criteri per la scelta degli esuberi, come il carico familiare, l’anzianità di servizio o le specifiche esigenze tecnico-organizzative. Ciò che non si riesce a capire è perché la mannaia sia caduta solo sulla testa di alcuni lavoratori e non anche su quella di tutti i lavoratori del centro, svolgendo in effetti analoghe mansioni o in qualche caso avendo anche lo stesso inquadramento.

La situazione è precipitata e alcune famiglie sono sul lastrico, soprattutto dopo l’incomprensibile accanimento dei frati agostiniani, pronti al pignoramento per vedersi riconosciuto dai disoccupati in difficoltà il pagamento delle proprie spese legali.