Profilo basso. Ecco come l’amministrazione comunale di Palo del Colle intende cercare di evitare la partenza delle sei suore della Carità dalla casa di riposo gestita dalla Fondazione San Vincenzo de’ Paoli.

Il sindaco, Anna Zaccheo, rassicura tutti. Scriverà al Vescovo della diocesi di Bari-Bitonto, ma soprattutto ai vertici delle Figlie della Carità. È quanto emerso dalla riunione convocata dal presidente della fondazione. Per le associazioni e i palesi legati alla struttura e alle suore si tratta di una questione affettiva. Per l’amministrazione, invece, il problema è soprattutto economico.

Sì, perché dovessero davvero andare via, la gestione della struttura si complicherebbe. I servizi assicurati dalle sorelle hanno un costo contenuto rispetto a quello dovuto in caso di altro affidamento. In quella riunione sarebbe stata pronunciata una frase che darebbe la cifra della questione: faremo di tutto per trattenere almeno le suore attive. Per le altre, quelle più anziane, Dio vede e provvede. Insomma, la faccenda è complicata.

Ci scusiamo con la madre superiora, suor Mariella, per aver inizialmente scritto che il suo addio sarebbe stato legato all’età anagrafica e non invece alla durata del suo prolungato mandato. Qualche buontempone ha tentato di buttare la questione in caciara, approfittando dello sbaglio. Detto questo, sostituire suor Mariella, sul cui cuore è sulle cui spalle si regge la casa di riposo, essendo lei anche infermiera, sarebbe impresa ardua.

E proprio lei abbiamo sentito per fare chiarezza, elemento che qualcuno trascura volutamente. “Gli screzi del passato con l’amministrazione – spiega la madre superiora – non hanno niente a che vedere con la decisione presa dall’ordine religioso”. L’ispezione mandata da Napoli risale infatti al settembre scorso: “È stato frutto di una profonda riflessione – spiega suor Mariella – dettata anche dalla crisi vocazionale e dalla necessità di non lasciare senza guida le strutture delle Figlie della Carità”.

Ma i giochi sono fatti? “Non posso esprimermi sulle mie volontà – dice – devo rispettare degli ordini. Le tre sorelle più anziane dovranno andare via entro fine mese, molto probabilmente entro la metà di maggio. Se poi qualcuno farà tornare sui suoi passi chi ha deciso, andrà bene ugualmente. Non posso far altro che la volontà di Dio, seppure l’affetto per questa comunità è grande”.