La mancata pronta assistenza al podista colto da infarto all’ultima edizione di Vivicittà, la cui assistenza sanitaria era affidata alla cooperativa Nodis, ha acceso i riflettori sulla gestione di tutti i piccoli e grandi eventi in programma nel Barese. Il ringraziamento del direttore della Centrale operativa 118, Gaetano Dipietro, per l’ottimo lavoro svolto nell’assistenza durate la riuscitissima festa medievale “Federicus”, ad Altamura, ha fatto esplodere l’ennesima polemica.

Sotto il post pubblicato dal direttore Dipietro sulla sua pagina Facebook sono piovuti numerosi appunti, alcuni particolarmente rilevanti. A finire nel mirino questa volta è la storica associazione Sercorato, presieduta da Fedele Tarantini. Sotto accusa l’equipaggio dell’automedica senza medico a bordo; il Punto Medico Avanzato (PMA) ricavato in una stanza con un tavolo e alcune sedie “manco fossimo nel Medioevo”; le divise di alcuni soccorritori dell’associazione, che riportavano impropriamente lo stemma del servizio di emergenza e urgenza 118; la mancanza di squadre di soccorso appiedate, il presunto ritardo con cui il PMA sarebbe stato dotato di un defibrillatori e altri importanti apparecchi.

A quanto pare gli intoppi sarebbero stati più di uno, senza tuttavia aver avuto conseguenze spiacevoli. Sulle accuse mosse anche da infermieri e autisti soccorritori, anche appartenenti al sistema del 118, il presidente della Sercorato, ha deciso di intervenire nelle prossime ore. Nell’attesa di conoscere la sua posizione ufficiale e le precisazioni in merito alle contestazioni mosse nei suoi confronti e dei “suoi” uomini, qualcosa Tarantini se l’è lasciata sfuggire, pur ammettendo per esempio l’uso improprio del 118 come prassi diffusa.

“Mi riservo di intervenire in maniera articolata dopo aver preso in esame tutti i commenti – spiega Tarantini -. Facciamo il nostro lavoro dal 1980 e comunque l’abbiamo fatto anche ad Altamura negli anni scorsi senza che fosse sollevata alcuna polemica”. Il presidente continua la sua invettiva: “Quest’anno, poi, arriva la Asl, il Coordinamento si scaglia contro la Centrale operativa e si danno questi schiaffi, ma a chi? A prenderle sono i soccorritori, che certamente non possono avere più di una divisa, una per quando prestano servizio al 118 e un’altra per i servizi agli eventi”.

Se il buongiorno si vede dal mattino, siamo certi che la questione avrà ulteriori strascichi. “Vogliamo parlare dei medici e degli infermieri che non portano alcuna scritta che consenta alla gente di identificarli? – si domanda Tarantini – o vogliamo parlare delle ambulanze arrivate senza ossigeno, aghi o altre attrezzature che hanno chiesto a noi, oppure discutiamo delle ambulanze giunte sul posto in ritardo o andate via prima che l’evento fosse concluso. Ci sono tante cose da dire e stia certo che le diremo”.