Dal primo maggio al 30 giugno al Castello Svevo di Bari è di scena la mostra “L’icona Russa: Preghiera e Misericordia”. Manifesti e locandine riportano l’effige di san Nicola. Un successo annunciato soprattutto perché il periodo dell’esposizione coincide anche con i festeggiamenti del santo patrono.

Otto maggio con sorpresa per i turisti, anche stranieri, proprio nel giorno in cui san Nicola viene onorato dai forestieri. Quest’anno, infatti, l’8 maggio è capitato di martedì, giorno di chiusura del Castello. Di conseguenza neppure la mostra è stata visitabile. Per evitare disagi agli “sprovveduti” turisti arrivati da tutta Europa, siamo andati a fare servizio d’ordine all’esterno della fortezza.

Come può una mostra dedicata alle icone russe, di cui san Nicola è figura principale, essere negata ai turisti proprio il giorno in cui si festeggia il santo di Mira? Al netto della giustificazione, qualunque essa sia, a noi, così come a chiunque è dovuto tornare indietro, la chiusura è sembrata uno scivolone.

Bari, città turistica, deve esserlo soprattutto in queste occasioni. Costi quel che costi. Il danno d’immagine sta tutto nella scena del turista spagnolo che, sorridendo e allargando le braccia, dice: “Questa è l’Italia”.