Lo ‘Zio’ non ha dubbi: “Violare la legge è un culto per alcuni residenti del Libertà”. La pedonalizzazione del Redentore sembra non aver portato nessun beneficio ai cittadini  ma invece gli scooter continuano a scorrazzare liberamente sulla piazza. Insomma, “fatta la legge trovato l’inganno” direbbero gli anziani del quartiere. Perché quindi fare il giro dell’intero isolato quando si può passare tra i paletti?

Il colorito appellativo è nato dal saluto del giovane che ha cercato di attrarre la nostra attenzione, mentre percorreva in sella al suo scooter il tratto di strada reso pedonale. Il cowboy su due ruote, sprezzante dei paletti che chiudono la strada del Redentore, è “un bravo ragazzo” ma conosce la baby gang che ha preso possesso dell’area.

Solo sabato scorso un comune cittadino ha subito una brutale aggressione. Due costole rotte è il prezzo che il 55enne ha dovuto pagare, il dazio per attraversare la piazza. A riscuotere il pagamento un branco di “ragazzini che appartengono” come dice lo Zio. Alcuni sembrerebbero infatti appartenere a note famiglie del quartiere.

La situazione sembrerebbe solo peggiorata dopo la chiusura al traffico della piazza che rende difficoltoso il regolare intervento delle Forze dell’Ordine. I paletti tuttavia non scoraggiano i motociclisti che dribblano l’ostacolo con maestria. Secondo alcuni residenti, l’area è divenuta un campo minato che i baresi evitano soprattutto nelle le ore notturne.

Lo Zio ha partecipato alla nostra fiaccolata, accendendo una candela di solidarietà per l’uomo vittima del sopruso. Un uomo qualunque che si è ritrovato dal lato sbagliato del paletto.