«Le Barise so’ come a Sanda Necole: so amande de le frastejiere, ovvero i baresi sono come San Nicola: amano i forestieri. E non potrebbe essere altrimenti visto che Bari è una città sospesa tra Occidente e Oriente, tra il cielo della Puglia e il Mar Mediterraneo». Ci presenta così la guida “esperta”, collega di altre 4 che sono l’intellettuale, la miss, lo sportivo e l’esploratrice, un’idea della compagnia aerea Air Dolomiti, partner Lufthansa che fa scalo a Bari da Monaco e che ha pensato di presentare la città online ai suoi passeggeri.

Cinque percorsi a tema alla scoperta di Bari tra storia, cultura, tradizione e cucina, esposte come un racconto al turista che di Bari poco conosce ma che è avido di farlo, attraverso il sito www.alternativeguide.it/bari.

E si parla di Bari Vecchia in termini degni di un calore famigliare «questa non è la Bari dei bei negozi e del lusso – scrive la guida esperta -, ma quella delle signore che preparano le orecchiette nelle cucine che si affacciano sulle strade, lavano il lastricato bianco dei marciapiedi con lo straccio e la candeggina, stendono i panni profumati fuori dai balconi come fosse una grande casa e non un quartiere».

Ma anche della via principale, di Via Sparano, di Pane e Pomodoro, del teatro Petruzzelli, della chiesa Russa, del quartiere Murat, dei luoghi dello shopping e dei più famosi ristoranti e bar, sempre con un occhio ed una buona parola agli abitanti che «amano fare salotto per strada, sui marciapiedi, dappertutto – continua -. Spesso si portano le sedie e i tavoli da casa e passano intere giornate a chiacchierare. Gli passo accanto, rallento, e mi sento subito parte della comunità. Bambini, giovani, adulti, vecchi. Tutti insieme. Questa è la magia del sud».

Il tutto accompagnato da fotografie scattate da un occhio esperto e piene di colori.
Ma il tour non si ferma a Bari, perché l’esploratrice ci accompagna a Giovinazzo e Molfetta e quasi con poesia, descrive questi luoghi che noi vediamo ogni giorno e che magari non conosciamo, le chiese, i vicoli, i teatri, i ristoranti, il porto ed il mercato del pesce, con la vendita rituale fatta dagli astatori.

E come dice la nostra esploratrice, «proprio come fanno questi “astatori”, – conclude la guida – che pesano il pesce con l’esperienza tramandata da generazioni, seguite anche voi l’istinto e continuate a esplorare la Puglia. Vi assicuro che c’è ancora tanto, tanto da scoprire».