Li abbiamo criticati, e continueremo a farlo, per il bando da addetto stampa pagato “a rimborso spese”. Ma il dovere di cronaca e la coscienza giornalistica non ci permette di ignorare la loro amarezza e dargli spazio nel nostro giornale. Un’amarezza espressa via Facebook.

«Noi della FPDS-FIDAS abbiamo trascorso a Castellana Grotte un’intera giornata di formazione con un docente dell’Università Pontificia Salesiana di Roma. Abbiamo sacrificato volentieri una domenica per rendere sempre più efficace il nostro ultraquarantennale impegno finalizzato alla sicurezza trasfusionale dei baresi e dei pugliesi. Un impegno che, nel 2017, ha prodotto 18.590 unità di sangue, per le quali a nome della collettività ringraziamo i nostri magnifici donatori».

I volontari, però, sono venuti a sapere che qualcuno vuole portargli via la sede di piazza Umberto: è la Soroptimist International Club, associazione a difesa delle donne che attraverso la sua presidente, l’avvocato Michela Labriola, in memoria della prima pediatra della storia Sabina Anemone Ressa, vuole trasformare la storica palazzina ex “Goccia del Latte” in una ludoteca.

«Il nostro lavoro di volontari probabilmente si potrebbe svolgere ovunque con gli stessi risultati. ma la città di Bari, attraverso le Amministrazioni che si sono susseguite dal 1978 ad oggi, ha ritenuto di sostenere la “vocazione di solidarietà sociale” della palazzina “Goccia del Latte” assegnandola al volontariato della FIDAS. Una presenza attiva, qualificata e di alto valore simbolico: così l’abbiamo sempre interpretata e vissuta noi volontari».

Proprio al Comune la Soroptimist presenterà la raccolta firme, prima online e poi cartaceo, per chiedere la cessione del fabbricato, condannando anche lo stato di incuria esterna a cui è lasciata.

«Non sta a noi sottolineare il valore sanitario, sociale, educativo, persino economico e politico del nostro operato solidale e gratuito. Forse è arrivato il momento che altri spendano qualche parola a nostro sostegno: coloro che ci conoscono e ci stimano, ma soprattutto coloro che fino ad oggi non hanno dedicato un solo minuto alla nostra Associazione ed alla donazione del sangue in generale» concludono i volontari della FPDS-FIDAS.

Una ludoteca, gratis oppure a pagamento non si sa, al posto della sede di un ente che fa del bene, attraverso impegno e iniziative, e fa di tutto per sensibilizzare la racconta di sangue ad uso medico. Ci suona strana la richiesta, non capiamo con quale iniziativa si possa pensare di togliere una sede ad un’associazione di volontariato per trasformarla in una ludoteca.

Forse il pensiero è di preservarla dall’incuria dei tanti bighelloni che a piazza Umberto usano i muri dell’edificio come latrina o come tela per esprimere la loro creatività; forse non sarà privando della sede i volontari che si risolverà il problema, ma piuttosto prendendo misure differenti e concrete.