Antonello Dragone e Michele Emiliano

La Sanitaservice di Brindisi verso lo smantellamento. A dare lo stop alla società che per conto della Asl si occupa di ausiliariato, pulizie e portierato è un pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale, confermato poi dal Consiglio di Stato con sentenza 358/2018.

Il caso era stato sollevato da un’azienda di Brindisi che si è rivolta al Tar: alcuni servizi – hanno stabilito i giudici – non possono più essere affidati dalle Asl alle Sanitaservice in maniera esclusiva e senza gara. Secondo il Tribunale, quindi, gli affidamenti diretti risulterebbero contrari alla disciplina sulla libera concorrenza. La sentenza rischia quindi di creare un pericoloso precedente: il rischio è quello di ritrovarsi con una pioggia di ricorsi che metterebbe fine al meccanismo “in-house” che ha permesso fino ad ora alle Asl di evitare le gare d’appalto.

Per risolvere la situazione la Regione Puglia ha ipotizzato l’istituzione di un’agenzia unica con la fusione di tutte le otto Sanitaservice che da un lato fornirebbe i servizi alle aziende sanitarie dall’altro parerebbe i colpi del Consiglio di Stato. “Mi pare che questa non sia la situazione più giusta – fa notare il sindacalista Antonello Dragone – bisognerebbe adeguarsi agli appalti Consip. Abbiamo un contratto nazionale di sanità privata diverso da quello delle Multiservizi, di conseguenza la clausola di sociale non potrebbe essere rispettata cambierebbe il capitolato d’appalto e non verrebbero mantenute le 36 ore a settimana”.

La questione delle sanitaservice non è di secondaria importanza: “Parliamo di 5mila lavoratori coinvolti, di questi 4mila sono monoreddito. I sindacati devono chiedere immediatamente un incontro in Regione per risolvere la questione”. Dragone si rivolge al Presidente Michele Emiliano e annuncia: “Io sono pronto allo sciopero della fame e 40 dipendenti della partecipata della Asl di Bari sono pronti a seguirmi presidiando la presidenza della regione Puglia in modo permanente”.