Inaugurate, seppure in maniera pericolosa e abusiva, le due piste ciclo-pedonali del Ponte Adriatico, comunemente noto come “di Deodato” o “del Cimitero” a seconda della direzione da cui lo si percorre. Via le quattro recinzioni per dare anche gli scooter la possibilità di percorrere la fondamentale arteria sopraelevata cittadina.

Per l’occasione l’infrastruttura è stata addobbata con erbacce e rifiuti di ogni genere. Grandi esclusi alla cerimonia sono i ciclisti, costretti a percorrere il ponte sulla sede stradale.

La mancata previsione degli elementi di sicurezza che avrebbero consentito di aprire le piste ciclo-pedonali insieme al resto del ponte, costa alle casse pubbliche altri 150mila euro. Il progetto dell’ingegner Monaco ormai è in dirittura d’arrivo, ci ha assicurato l’assessore Giuseppe Galasso. Si tratta di costruire appositamente alcuni elementi metallici che verranno sistemati per 2 chilometri, senza modificare le prestazioni dell’attuale guardrail, particolarmente pericoloso per pedoni e ciclisti. L’approvazione è prevista entro fine marzo e a quel punto ci vorrà una gara d’appalto e un paio di mesi per la costruzione degli elementi.

Nell’attesa siamo andati sul posto col buon Mario e una bottiglia di “brut” per benedire l’inaugurazione abusiva. Come si può ben vedere dalle immagini abbiamo bevuto, ma non tanto da essere ubriachi e quindi, laddove possibile, siamo riusciti persino a risistemare le recinzioni che impediscono il transito a pedoni, ciclisti e motociclisti.

In ogni caso serve l’intervento dell’Amministrazione per evitare che la festa possa essere rovinata da un infortunio.