Il divieto di accesso c’è, il cartello con il cronoprogramma dei lavori previsti anche, il suolo pure, perfino i soldi c’erano, circa 600mila euro di fondi europei. Quello che manca è il centro sociale. Nessuno sa che fine ha fatto. E pensare che i lavori erano persino iniziati.

Poi, purtroppo o per fortuna, è venuto fuori dell’amianto, e tutto si è bloccato, lo stanziamento è stato congelato in attesa della bonifica, e da allora il punto aggregazione per il quartiere San Girolamo, promesso durante la campagna elettorale per le scorse elezioni comunali, è come svanito nel nulla, insieme ai soldi necessari per realizzarlo. Anche su quelli vige un certo mistero.

L’amianto è stato bonificato, l’area parzialmente ripulita, ma del cantiere nemmeno l’ombra. Entrare nell’area “interdetta” è tutt’altro che complicato, il segno delle ripetute violazioni è ben evidente; da lì qualsiasi malintenzionato può facilmente accedere alla scuola materna “Costa”. I genitori dei bambini che la frequentano non ne saranno molto contenti.

“È l’ennesimo esempio di cattiva gestione da pare di questa amministrazione, capace solo di ricapitalizzare l’Amtab senza che questa poi fornisca un servizio di trasporto decente, e non in grado di realizzare fondi spendendo fondi europei, quindi a costo zero per i cittadini”. A parlare così è consigliere di opposizione Michele Picaro, che qualche mese fa ha preso in carico la situazione e presentato una interrogazione in consiglio comunale.

“Poco prima delle scorse elezioni comunali – racconta Picaro – sono partiti i lavori, finanziati con fondi della Comunità europea, per la realizzazione di quello che avrebbe dovuto già essere un luogo di aggregazione per tutto il quartiere. Quasi subito, però, è stata riscontrata la presenza nel sito di amianto, così tutto si è fermato. I soldi sono stati congelati, in attesa della bonifica”.

“Questa amministrazione aveva promesso che tutto sarebbe stato terminato in tempi brevissimi, invece circa quattro mesi fa ho presentato una interrogazione per capire a che punto eravamo e che cosa sarebbe stato fatto. So che l’amianto è stato bonificato ed è stata avviata una parziale azione di pulizia della zona, in pessime condizioni di abbandono. Dopo di che, tutto si è fermato di nuovo”.

“Non resta che presentare una nuova interrogazione. Mi hanno assicurato che i fondi non andranno persi, ma è tutto da vedere. Anche i tempi brevissimi mi erano stati garantiti e siamo ancora a zero”.