“Si chiede di voler allineare l’orario del personale autista-soccorritore e soccorritore dei vostri rispettivi sodalizi, all’orario di servizio del personale dipendente di questa Asl Ba, adottato con delibera del direttore generale n. 2324 del del 14.12.2017. Tanto si chiede al fine di non creare disagi nelle postazioni, non influendo sull’organizzazione del servizio, evitando di fare ben 5 check list, alle 2 attualmente effettuate nell’arco delle 24 ore”.

Il direttore generale della Asl di Bari, Vito Montanaro e il direttore del servizio di SES 118, Antonio Dibello, tirano le orecchie alle associazioni di volontariato, che arbitrariamente avevano deciso di modificare il turno di lavoro agli autisti e soccorritori delle ambulanze del 118. Per chi ancora non lo sapesse, infatti, ricordiamo che le postazioni del 118 sono gestite da associazioni di volontariato e che gli autisti sono loro dipendenti, così come alle proprie “dipendenze” sono i soccorritori che compongono gli equipaggi. La Asl risarcisce ai “volontari” quanto dovuto. Medici ed infermieri sono, invece in convenzione o alle dirette dipendenze della Asl Bari.

Recentemente avevamo pubblicato la denuncia della Fials a proposito del cambio turno, che stava complicando la gestione del servizio. Più di 20 giorni dopo le doglianze del sindacato la Asl ha deciso di intervenire, chiedendo che tutto resti invariato, rispettando i turni di lavoro 8-20, 20-8.

“Il cambio di orario – denunciava Massimo Mincuzzi, vice segretario generale nazionale e presidente del Consiglio nazionale della Fials – creerebbe una gran confusione e notevoli perdite di tempo. Non vi sfugge che la circostanza peraltro obbligherebbe il personale delle postazioni a bloccare l’ambulanza per effettuare ben 5 check-list dell’ambulanza nell’arco delle 24 ore”. Sarebbe significato fermare cinque volte l’ambulanza in modo da consentire al responsabile dell’equipaggio di controllare tutte le dotazioni necessarie all’espletamento dei soccorsi.

A quanto pare non sembra che Montanaro e Dibello abbiamo ancora risposto alle altre domande avanzate dalla Fials in quella lettera. La gestione del 118 presenta ancora diverse questioni irrisolte.