Fa il tagliando (300 euro) all’auto con 126mila chilometri e dopo una settimana finisce dal meccanico a causa del gasolio sporco. Al netto delle prese di posizione di Coop ed Eni, continuano ad arrivare decine di segnalazioni. Il racconto in questo caso ci viene fatto da Bitonto.

“Ho fatto il pieno di gasolio la sera dello scorso 28 dicembre, per l’esattezza al distributore Eni su viale Giovanni XXIII, quello sulla via per Santo Spirito – spiega l’automobilista -. Venerdì sono andato al lavoro regolarmente, ma sabato mattina l’auto si è spenta a Santo Spirito e non c’è stato più verso di farla ripartire, tanto che ho dovuto chiamare il carro attrezzi”.

Una storia comune a quella di centinaia di pugliesi, in panne con le proprie auto a causa del gasolio impuro su cui la Procura di Lecce ha aperto un’inchiesta.

“La macchina è dal concessionario ormai da una settimana – spiega il proprietario – complice il periodo di feste. Per il momento mi hanno detto che un iniettore è da sostituire, ma che bisognerà controllare anche gli altri. Non dovesse esserci altro, fra sostituzione e pulizia ci vorranno 1.500 euro, senza contare il carro attrezzi e i disagi patiti per aver dovuto fare a meno dell’auto. Sono in contatto con un’associazione di consumatori per tentare di riuscire ad ottenere un risarcimento. Ho chiesto al meccanico una relazione sulle ragioni del guasto”.