Nessuna immagine del confronto tra Asl e sindaci dei Comuni interessati alla chiusura degli ex pronto soccorso (PPIT), ma neppure nessuna dichiarazione ufficiale alla fine del vertice tenuto a Bari, nella sede del Comando della Polizia Locale. La Asl, infatti, ha fatto sapere che una volta definiti tutti i dettagli, invierà una comunicazione. Nell’attesa di conoscere il verdetto sul futuro dei punti di primo intervento, sono gli stessi operatori sanitari a chiedere notizie.

Secondo le solite indiscrezioni su cui adesso è possibile fare affidamento, tutti i punti di primo intervento, per il momento, ad eccezione di quello di Bitonto e solo temporaneamente anche Rutigliano e Mola di Bari, chiuderanno dal 1 febbraio 2018. Su Bitonto, l’unico ad aver superato i 6mila accessi l’anno, poi, si pone un problema sulla gestione, per il momento organizzata come si fa per i servizi territoriali.

Gli ex pronto soccorso di Alberobello e Polignano, invece, pur non conoscendo ancora il periodo preciso, resteranno aperti d’estate, per fronteggiare il flusso di turisti. E a tal proposito ci sono già forti mal di pancia a Conversano, pure quella città turistica. Tra i Comuni più penalizzati dalla chiusura dei punti di primo intervento c’è sicuramente Castellana Grotte, calcolando che dispone di una postazione del 118 “India”, ovvero col solo infermiere e non col medico a bordo.

Numerosi Sindaci e le loro comunità sono in subbuglio poiché perderebbero un importante presidio medico. È possibile che la chiusura dei punti di primo intervento, a detta di qualcuno, possa provocare un maggiore intasamento dei pronto soccorso oltre che un uso improprio, più di quanto già non avvenga adesso, del 118.

Si corre il rischio di avere medici d’emergenza e personale sanitario impegnati in slogature e mal di pancia e non dove davvero ci sarebbe bisogno, amplificando gli attuali disagi. Le altre cittadine interessate dalla chiusura degli ex pronto soccorso sono Giovinazzo, Locorotondo, Ruvo, Santeramo, Rutigliano, Grumo e Noci. Personale sanitario, cittadini e amministratori comunali aspettano conferme o smentite rispetto a quanto siamo riusciti a sapere.